Carpi, il Caffè del Teatro resta senza gestore

Caffè Bonini, la società vincitrice del bando comunale, rinuncia a causa di ritardi nei lavori di ristrutturazione affidati dal Comune ad una ditta edile

Il Caffè Bonini è da tempo senza un gestore

Il Caffè Bonini è da tempo senza un gestore

Carpi (Modena), 14 novembre 2018 - Il Caffè del Teatro di Carpi torna ad essere senza gestore. Caffè Bonini – vincitore del bando pubblicato dal Comune due anni fa per gestire il locale – ha comunicato all’amministrazione che rinuncia all’incarico.

Ed essendo l’unico partecipante al bando dovrà essere indetta una nuova selezione pubblica con la conseguenza che il Caffè del Teatro, il locale più in vista della città annesso al teatro Comunale, resterà vuoto ancora per diversi mesi. Luca Cocco, 40enne carpigiano, uno dei soci di Caffè Bonini, che ha sede legale a Firenze e sede operativa a San Martino in Rio, spiega perchè lui e gli altri tre soci hanno dovuto, a malincuore, rinunciare.

«Quando abbiamo vinto il bando nell’autunno 2016 eravamo pronti per entrare – spiega Cocco – poi il Comune ha dovuto posticipare il nostro ingresso perchè erano in corso lavori di ristrutturazione. In questi due anni abbiamo avviato altri progetti imprenditoriali e non abbiamo le risorse di personale per gestire anche il Caffè del Teatro».

L’affidamento è slittato di proroga in proroga a causa di inadempienze della ditta rispetto ai tempi di consegna: non si trattava di un cantiere complesso ma di lavori al tetto che però si sono dilungati per mesi, nonostante i richiami dell’amministrazione.

Nel frattempo Caffè Bonini ha aperto altri locali, «un ristorante di pesce a San Martino in Rio e stiamo aprendo locali in vari Paesi – spiega Luca Cocco – a dicembre apriremo una caffetteria in Kazakistan, la prossima primavera un’altra caffetteria a San Francisco e a luglio a Tokyo. Abbiamo dovuto dirottare i nostri chef e il personale su questi progetti e non abbiamo le risorse per il Caffè del Teatro di Carpi. Ci dispiace molto perchè avevamo un bel progetto ma non è colpa del Comune, anzi, l’assessore Morelli ha fatto tutto il possibile».

La rinuncia di Caffè Bonini dovrebbe rispettare i tempi di proroga previsti dall’iter comunale ma ora si apre l’incognita sul futuro. L’amministrazione dovrebbe indire una nuova gara e potrebbe anche chiedere un risarcimento danni alla ditta che si è dilungata troppo nei lavori di ristrutturazione.