Calcio, figurine e un po’ di nostalgia Ecco le meraviglie del Mundial ’82

Sabato 18 giugno inaugura a Palazzo Santa Margherita ’Non ci prendono più’, 40 anni dopo la vittoria azzurra. Il curatore Ferrero: "In quell’edizione una galleria di giocatori straordinari entrò nell’immaginario collettivo"

Migration

di Davide Setti

Gentile ruba palla a Briegel e lancia Conti nella prateria della metacampo tedesca. Uno sguardo al centro, palla ad Altobelli che evita l’uscita disperata di Schumacher e in caduta deposita in rete il 3-0. E’ l’anticamera del trionfo Mundial di Spagna ’82, un momento iconico della storia dello sport italiano, col presidente Sandro Pertini che in tribuna al ’Bernabeu’ si gira e dice, scuotendo il dito, "non ci prendono più". Una frase che Marco Ferrero e Francesca Fontana hanno scelto come titolo della mostra con cui il Museo della Figurina di Modena celebrerà per tre mesi – dal 18 giugno al 18 settembre – i quarant’anni da quello straordinario successo della Nazionale di Enzo Bearzot dell’11 luglio 1982.

"L’idea nasce dalla volontà di ampliare la mostra permanente del Museo – racconta Ferrero – che si ferma a fine anni ’70 e inizio ’80, sfruttando uno degli eventi entrati nell’immaginario collettivo. Quel Mondiale rappresenta una sorta di ’camera delle meraviglie’ del calcio, una galleria di calciatori straordinari entrati nell’immaginario degli appassionati, ma non solo. Personaggi che incrociano territori culturali e sociali divenendo, in alcuni casi, delle vere e proprie icone come Nkono, Tigana, Socrates o ancora Barbadillo, Kempes, Lato o Platini".

Anche le figurine che raccontano quel Mondiale sono diventate delle autentiche immagini-simbolo e la mostra ’Non ci prendono più. 40 anni dal Mundial ‘82’ permette al pubblico di assaporarne tutta la magia ripercorrendo le tappe della nazionale italiana a partire dalle qualificazioni, passando attraverso l’esordio al ’Balaídos’ di Vigo. E poi le partite memorabili contro l’Argentina e il Brasile e gli splendidi gol che conducono l’Italia alla finale con la Germania Ovest. "Fra le ’chicche’ della mostra – prosegue Ferrero – ci sono anche una cinquantina di figurine inedite prodotte da un piccolo editore, fra cui quelle della celebre partita a scopone sul volo di rientro da Madrid che vide confrontarsi da una parte Zoff e Pertini e dall’altra Causio e Bearzot. Ma non solo. Ci sono alcuni fogli di stampa inediti di una casa editrice svizzera e le figure del campionato francese ’81-82 che vedeva al via una quarantina di giocatori poi protagonisti in Spagna".

Un viaggio che tramite la vista esalterà la memoria e che usufruirà anche del supporto video, con un ’blob’ di immagini di gol inediti, anche di quelle gare che allora la Rai non mandò in diretta. E poi tramite una cartina gigante della Spagna, con i 17 stadi utilizzati nel Mundial, sarà possibile, inquadrando il qr code di ogni impianto, rivivere alcuni momenti mitici della rassegna spagnola. "Per lo stadio di Valladolid – spiega Ferrero – si potrà rivivere il momento in cui in Francia-Kuwait il capo della Federcalcio kuwaitiana Fahad Al-Ahmed Al-Jaber Al-Sabah, fratello dello sceicco del paese arabico e membro della famiglia reale, fece invasione di campo per far annullare il quarto gol francese. Oppure per lo stadio di Gijon si potrà rivivere quel Germania Ovest-Austria tacciato di ’combine’ che eliminò l’Algeria. Ma sono solo alcuni dei tanti spunti che i visitatori potranno trovare".

La mostra, fruibile presso il Museo della Figurina di Corso Canalgrande 103, sarà inaugurata sabato 18 giugno con orario dalle 15 alle 19 a ingresso libero e con possibilità alle ore 16 di una visita guidata con i curatori. Poi sarà aperta dal mercoledì alla domenica dalle 15 alle 19 fino al 18 settembre con ingresso a 6 euro (4 ridotto) e ogni mercoledì darà possibilità di entrare gratuitamente, mentre il sabato (eccetto agosto) si potranno effettuare visite guidate.