"Calzolaio per scelta Mestiere ancora attuale"

Christian Fogliani ha lasciato l’informatica e imparato i segreti delle scarpe. Ora vive a Polinago dove ha aperto una bottega: "Riparazioni di ogni tipo"

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Il calzolaio può sembrare un mestiere di tempi andati, invece offre ancora prospettive. Da un censimento pre Covid, a Modena e provincia se ne contavano 42. Uno di questi è Christian Fogliani che lo scorso sabato ha avviato un laboratorio in centro a Polinago. Per ora lo apre la domenica mattina e il giovedì mattina, perché sta continuando analoga attività a Modena città, sotto l’insegna Lo Scalfarotto, dal lunedì al venerdì. Definire Fogliani calzolaio è forse riduttivo, perché nella tipologia di scarpe in cui mette le mani ci sono brand notissimi a livello mondiale e funge anche da centro di assistenza per valigie. Poi, sa fare anche il lustrascarpe, quello classico di una volta con il tavolino e il trespolo; lo fa a titolo dimostrativo in occasione di eventi. È pieno di ingegno Christian Fogliani, che durante la sua vita ha compiuto due scelte non da poco per il futuro suo e della sua famiglia. Da informatico si è trasformato in calzolaio e dalla pianura è salito a vivere in Appennino, a Brandola di Polinago, a quattro chilometri dal suo nuovo negozio. "Il lavoro del calzolaio è ancora attuale – spiega –. Lavoro ce n’è. Noi facciamo tutti i tipi di riparazioni sulle calzature, sostituiamo anche fondi in quelle da montagna, da arrampicata o da ginnastica, senza considerare le scarpe in stile inglese. Se un cliente ci porta le scarpe con il tacco consumato o la suola bucata, noi gliele ripariamo".

Dove ha imparato questo mestiere? "Fino al 2000 sono stato occupato come operatore di informatica e, nel 1999, quando sono diventato papà, ho deciso di cambiare. Sono andato a imparare il mestiere di calzolaio da un signore che aveva chiuso la sua bottega. Mi ha insegnato tutto quanto concerne la riparazione della calzatura e anche a montarle e ricoprirle".

Perché questa decisione? "L’informatica è un settore che viaggia in modo frenetico e io ho scelto di stare vicino alla famiglia". Consiglierebbe a un giovane di intraprendere questo mestiere? "Perché no. Innanzitutto deve prepararsi mentalmente perché non si è mai imparato. Io che ho 50 anni continuo a imparare. Soprattutto deve sapere che non esistono sabati e domeniche e soprattutto non esistono orari". Christian Fogliani dedica anima e corpo per mantenere in vita e a diffondere questo mestiere che si assottiglia sempre di più. È fondatore e vice presidente dell’Associazione Calzolai Italiani, che si occupa di formazione, fa parte di #ioriparo, che, mediante un evento annuale, probabilmente a livello europeo e forse mondiale, cerca di diffondere il concetto che le scarpe si possono riparare. Inoltre, con il progetto ‘Pollicino’ raccolgono scarpe dismesse e le sistemano per donarle ad associazioni di persone meno abbienti. L’anno scorso ne hanno donate quasi sei mila paia.

Walter Bellisi