
Vignola, dopo lo stupro della 32enne i cittadini urlano i loro timori: "Servono controlli più serrati"
Oltre trecento persone l’altra sera hanno preso parte alla camminata per la sicurezza organizzata a titolo personale dalla consigliera Barbara Badiali, dopo lo stupro ai danni di una 32enne avvenuto la settimana scorsa. La camminata si è snodata da via Portello fino al municipio di Vignola, dove i partecipanti sono stati accolti dalla sindaca, Emilia Muratori, e da rappresentanti della Giunta e del consiglio. In attesa di parlare del tema – sicurezza a Vignola anche in un consiglio aperto e dedicato (la data è in corso di definizione), l’altra sera è stata anche l’occasione in cui tanti cittadini hanno espresso, con modi più o meno ’urbani’, la loro rabbia per quanto avvenuto e le loro considerazioni sul tema della sicurezza.
Dal pubblico, una madre ha ’aperto’ la discussione dicendo: "Noi genitori dovremmo sentirci sicuri. Io invece sono mamma di due figlie e ho paura per loro". E un altro ha invitato a "ripulire il parco della biblioteca". Una cittadina ha lamentato: "In via Portello c’è poca luce". Un altro suggerimento dal pubblico è stato quello di "rimodulare i turni dei vigili per averne di più la sera".
Poi l’autista Francesca Carboni, parlando a titolo personale, ha denunciato: "Nel periodo invernale, ci sono uno o due persone che dormono dentro ai nostri mezzi in autostazione. È insopportabile la puzza che si sente quando si entra. In estate stanno sulle panchine. Sempre in autostazione, i bagni erano stati sistemati e li hanno tornati a rompere". La sindaca ha infine risposto alla diverse questioni, ricordando però anche i poteri limitati della pubblica amministrazione a livello locale.
Marco Pederzoli