Maltempo Modena, campagne flagellate: "Compromessa la raccolta delle pere"

Gli agricoltori, già alle prese con la siccità, di nuovo in ginocchio: "Tanti frutti sono caduti a terra, c’è chi ha perso tutto. Colpiti anche i campi di mais e sorgo, i macchinari e le strutture. Abbattuti interi filari di vite, mai vista una cosa simile"

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Modena, 19 agosto 2022 - Il raccolto delle pere in gran parte compromesso. Danneggiate, purtroppo, altre colture che in questi giorni si stavano raccogliendo come pomodori, mais e sorgo. Pesanti anche le conseguenze sulla vite per i tanti filari abbattuti. La pioggia che mercoledì ha preso di mira ampie zone del territorio regionale, compresa l’area a nord della nostra provincia, attesa – dopo mesi di siccità – non è stata "benedetta". La forza del vento e, in qualche caso, la grandine, oltre alla intensità stessa della pioggia, che ha assunto forma di un vero e proprio temporale violento, hanno pesantemente compromesso molte delle colture tipiche. Per gli esperti - come ha scritto il meteorologo Luca Lombroso - non si è trattato di una "tromba d’aria, ma di un downburst, un fenomeno atmosferico che consiste in correnti d’aria discendenti che si muovono violentemente verso il suolo. La rapida discesa di colonne d’aria fredda generano fortissime raffiche di vento, anche superiori ai 100 km/h che, a volte, acquisiscono un moto vorticoso, causando gravi danni, sradicando perfino gli alberi".

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Ma al di là della definizione tecnica sotto gli occhi di tanti agricoltori il bilancio della giornata è desolante. "Molte pere – racconta Francesco Vincenzi, presidente del Consorzio Bonifica di Burana e da un anno presidente della cooperativa Cipof di San Possidonio – sono cadute a terra. Quindi, una campagna di raccolta che si prospettava buona dal punto di vista produttivo, alla fine, nelle aree colpite vede compromessi i sacrifici degli agricoltori. Il danno in particolare a San Felice, la zona di confine con Mirandola e Massa Finalese, e in qualche caso oltre, varia dal 50% all’80-90%. I chicchi di grandine non erano enormi ma la forza del vento ha fatto sì che diventassero dei proiettili". E’ soprattutto nella parte est della provincia che l’evento naturale dell’altro giorno ha assunto proporzioni ed ha avuto riflessi molto visibili. "Nella mia azienda – ci dice Andrea Belluti che ha un ampio podere esteso tra San Felice e Finale – abbiamo avuto danni ai macchinari, alle strutture e anche alle colture ancora sul terreno, oltre alle pere anche ai pomodori".

Nessuno poteva immaginare che un temporale estivo potesse sprigionare tanta violenza e mettere in ginocchio l’agricoltura modenese ben più della siccità". "Io ho 54 anni – conferma Fabio Verri, che possiede un terreno agricolo a Limidi di Soliera - ma una raffica di vento così con l’ho mai vista. Vicino a me chi ha la frutta ha avuto un danno ingente. Le pere si sono staccate e nel mio podere qualche filare esterno di vite un po’ giovane è stato sdraiato a terra sotto la forza del vento ed il peso della vegetazione". Ora nelle campagne si sta facendo la conta dei danni anche se avverte Rossella Bonora, residente a Finale, che conduce il podere paterno nella zona che da Finale va verso Scortichino, quasi al confine con Bondeno: "Il danno vero e proprio lo si vedrà solo col passare dei giorni. Siamo in piena raccolta pere e tantissimi frutti sono ora a terra. Mais e sorgo, che devono ancora essere raccolti, sono allettati e questo per il sorgo essendo arrivato il momento della raccolta non è un beneficio, in quanto va a peggiorare le caratteristiche organolettiche del prodotto".