Fondo Consolata e Centro sportivo Modena Calcio: due mega insediamenti per la Nonantola del futuro
Lunedì sera si è riunita la ‘Commissione consiliare programmazione territorio e ambiente’, per analizzare due progetti preliminari che, una volta approvati, potrebbero cambiare l’attuale assetto e il futuro di Nonantola: il Fondo Consolata e il Centro sportivo del Modena Calcio. Su quest’ultimo progetto, depositato in Comune il 21 aprile scorso, dopo tante indiscrezioni, i consiglieri, per la prima volta, hanno potuto verificare cosa sorgerà sull’area già destinata ad attività sportive, dell’ex maneggio e sede del ristorante Green Village, in via Maestra di Bagazzano. Su circa 7 ettari di terreno, saranno costruiti 4 campi da calcio, 2 in erba e 2 sintetici (uno riservato al Modena ed un altro al settore giovanile), una palestra, sauna, uffici, sala riunioni, store per articoli sportivi, bar e ristorante interno (non aperto al pubblico), locali di servizio, una tribunetta di circa 250 posti e parcheggi.
Se da quanto si è capito, quasi tutti i consiglieri sono favorevoli al centro sportivo, e se l’intenzione del Modena è quella di partire quanto prima, con già in mano l’ok di Provincia e Regione, la nuova proprietà, oltre a l’iter burocratico-amministrativo, dovrà affrontare e una serie di opere, tra cui la demolizione dei fabbricati presenti, una nuova viabilità, che partendo dalla rotonda al Ponte di Navicello, lambendo da due lati l’area, sbucherà in via Maestra di Bagazzano. Altro significativo intervento (tutte spese a carico del Modena Fc) la costruzione di una collina anti alluvione di 1,50 metri di altezza. In paese sono in tanti a sperare che l’opera vada avanti, e che Nonantola possa diventare la sede del "Modenello", il centro sportivo dei ’canarini’ dove la squadra del capoluogo che milita in serie B si allenerà potendo contare su una vera e propria cittadella privata, tanto voluta dal presidente Carlo Rivetti prorpio qui, a Nonantola, lontano da occhi indiscreti.
L’altra bozza esaminata nel corso della serata è il Fondo Consolata, una vasta area ad ovest del paese, tra la tangenziale e il Panaro, dove dovrebbero sorgere: un albergo, attività commerciali e produttive e di servizi, oltre alla riqualificazione dell’attuale distributore di carburanti e una ciclabile. Una lunga e tribolata storia, iniziata nel 1975 quando l’ex podere cambiò destinazione d’uso e fu trasformato in area edificabile (una compra-vendita che a quel tempo finì sui giornali, come "Scandalo del Campazzo"). Dopo diversi passaggi, le società immobiliari, attuali proprietarie dell’area (Levante srl, Faber Domus immobiliare srl,) hanno presentato un nuovo progetto edificatorio, che oltre ad ampliare l’area verde, contempla altre opere, tra le quali un argine, per proteggere l’insediamento da altre eventuali esondazioni del Panaro. Se ancora non è dato a sapere quali potrebbero essere gli acquirenti dei diversi lotti, sembra quasi certo, che vi sia una richiesta per un insediamento commerciale non alimentare. Ora che i consiglieri sono in possesso di una prima bozza (in attesa dei disegni definitivi), potranno esaminarli con comodo e decidere in una prossima seduta ad oc (entro il 2023), se approvarli o bocciarli, delineando in questo modo il futuro del paese e dei suoi abitanti. Vedremo. Da indiscrezioni, sembra che in caso di bocciatura, l’amministrazione comunale potrebbe dover sborsare una penale di 610 milioni di euro.
Gian Luigi Casalgrandi