«Canaletto, dove sono finite le tangenziali?»

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Sos Statale 12 e automobilisti sul piede di guerra. «Per arrivare a Modena nell’orario stabilito, occorre partire almeno un’ ora prima. Trentatre chilometri, che diventano 55 per chi abita nelle Valli necessitano di un tempo di percorrenza sempre più lungo», dichiara Antonio Tirabassi, del Comitato SuperCanaletto, che ha già raccolto duemila firme a margine della petizione che sarà presentata in Provincia per la realizzazione delle tangenziali di Sorbara e di San Prospero. Due progetti, già corredati del preventivo di spesa, insabbiati nei cassetti provinciali e ripescati mesi fa dal consigliere provinciale di FI Antonio Platis. Che la Canaletto necessiti di interventi mirati e urgenti è tuttavia opinione comune di tutti i gruppi politici oltre che degli automobilisti costretti a tour de force quotidiani. «Occorre affrontare con urgenza tutti i nodi della Statale 12 Canaletto», dichiara il capogruppo Liste civiche Pd dell’Unione Comuni Bassa Modenese Paolo Negro, primo firmatario di una mozione presentata e depositata nel Consiglio dell’Unione, e in tutti consigli comunali. «Chiamiamo alle istituzioni, a partire da Anas, competente sulla Canaletto, a Provincia, Regione e Governo di metter mano a un progetto complessivo di superamento dei nodi della SS 12 mediante le varianti ai centri abitati che consentano un rapido collegamento nord - sud della nostra provincia. Dopo il finanziamento dell’ex governo Gentiloni di 10 milioni del secondo stralcio della Tangenziale di Mirandola – sottolinea Negro – si dia corso al completamento di quest’opera tanto attesa e si rilanci la necessità di progettare e reperire le risorse per estendere a tutta la tratta Mirandola-Modena gli interventi di qualificazione viaria della Statale 12, ‘Canaletto’». Secondo Negro, «serve un confronto diretto tra l’Unione Comuni Modenesi Area Nord Anas, Regione, Governo. La Bassa Modenese ha bisogno non solo della Cispadana ma anche di tempi di percorrenza migliori e di un progetto complessivo che metta mano al superamento di tutti i nodi: la Variante di San Prospero, la Variante di Sorbara, la rotatoria all’intersezione con il ramo in direzione Carpi della SP1, a Sorbara. Da anni le amministrazioni locali – conclude Negro – hanno inviato ad Anas richieste e progetti mai tenuti in considerazione».

v. bru.