Caos in aula, Reginato: "Il Prefetto mi dà ragione"

Il presidente risponde ai consiglieri di minoranza e del gruppo misto che lo avevano criticato

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"La Prefettura mi dà ragione". Il presidente del consiglio comunale di Fiorano, Alessandro Reginato, risponde carte alla mano alle critiche ricevute dopo la ’bagarre’ in Consiglio che aveva portato la maggioranza ad uscire dall’aula. La contesa era relativa alla surroga del consigliere Pd Matteo Andreoli. "Con la richiesta della sospensiva avanzata dall’opposizione è stato di fatto impedito a un consigliere di espletare le sue funzioni". Lo conferma il prefetto, Alessandro Camporota: "Nella lettera del prefetto si dice che la surroga del consigliere era un atto dovuto e, questa è una mia precisazione, non poteva essere impedita. Sono molto soddisfatto di questa risposta perché certifica la correttezza nell’avere sciolto la capigruppo e aver portato in discussione il punto all’ordine del giorno nonostante i consiglieri di minoranza e del gruppo misto non fossero d’accordo. Il consigliere Manfredini poi ha rincarato la dose, a consiglio comunale sciolto per mancanza di numero legale, dicendo che io avrei avuto la presunzione di volere autoritariamente portare l’argomento in votazione. Questa risposta certifica che io ho, anche in questo caso, espletato il mio ruolo di Presidente del Consiglio applicando la legge e il regolamento. Il Prefetto dice che avrei potuto non accettare la richiesta del Consigliere Montorsi di porre la sospensiva ma, come già detto, per il rispetto che ho del Consiglio ho lasciato che si svolgesse la votazione".

Reginato ricorda infine ai consiglieri di minoranza e del gruppo misto che la sfiducia al Presidente del Consiglio non è regolamentata: "A mio avviso questo é dovuto al fatto che si vuole tutelare la figura super partes del Presidente e che lo stesso non può essere rimosso solo perché non va più bene, in modo arbitrario e senza motivazioni, a 8 consiglieri su 16".