"Carabinieri ancora senza caserma, perché?"

Il restauro della storica caserma dei Carabinieri in via Carducci, lesionata dal terremoto del 2012, è terminato da tre anni ma i militari dell’Arma non vi hanno più fatto rientro. Il primo a sollecitare il ritorno alla piena operatività della stazione dei carabinieri con una interrogazione parlamentare, a gennaio del 2017, fu il senatore di Forza Italia Enrico Aimi. Il membro del senato denunciò in parlamento "l’intero trasferimento del nucleo operativo alla stazione di Mirandola giustificato da ragioni legate alla ristrutturazione integrale dello stabile". A seguito di quell’intervento, nel 2018, presero il via i lavori di recupero dell’edificio, conclusi il 29 agosto del 2019. Ora a sollecitare la nuova apertura della locale stazione, con una duplice interrogazione in Comune e Provincia, sono Michel Stefani capogruppo di Centro Destra a Concordia e Antonio Platis capogruppo di Forza Italia in provincia. "Come mai i carabinieri, da 10 anni, sono alloggiati in modo posticcio nel municipio di Concordia? A che punto è la riapertura della Caserma sistemata dopo il sisma 2012? ". " Non è accettabile avere una caserma ricostruita e, al contempo, avere gli uomini dell’Arma ancora costretti ad utilizzare le stanze del municipio. Concordia – incalza Michel Stefani - merita un presidio stabile. Per questa ragione abbiamo depositato un’interrogazione per chiedere lo stato di avanzamento dei lavori ed eventuali problematiche che non permettono il ritorno dei militari nella storica sede ". " Nei giorni scorsi – spiega Antonio Platis – è stato approvato in Provincia un emendamento di Forza Italia che metteva al centro la necessità di garantire una presenza capillare dell’Arma dei Carabinieri sui territori, anche in quei comuni come Nonantola, Spilamberto, Guiglia e Concordia che hanno presidi in strutture provvisorie. La Stazione, ricordo, garantisce il presidio dei territori comunali di Concordia e San Possidonio". Flavio Viani