Carburante, prezzi calmierati quasi ovunque "Nei distributori cittadini si può fare meglio"

Il monitoraggio di Federconsumatori, Govoni: "Carpi virtuosa, ma nel capoluogo quasi nessuno scende sotto 1,7 euro al litro"

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di Paolo Tomassone

Quelli zelanti sono la maggior parte: "Sono come le lepri e, anche se un po’ in ritardo", rispetto all’annuncio del taglio delle accise deciso dal governo ed entrato in vigore martedì, si sono già adoperati per tagliare i prezzi consigliati di benzina e gasolio di 30,5 centesimi al litro (25 di accisa cui si aggiungono altri 5,5 di Iva sull’accisa). Poi ci sono i timidi che "hanno adottato una riduzione meno consistente" rispetto a quella che potevano applicare: "Speriamo che si adeguino in forma graduale, ma abbastanza celermente". E infine ci sono quelli che "dormono": sono una minoranza, una decina di benzinai in tutta la provincia, che ancora non hanno applicato una riduzione dei prezzi alla pompa e "rischiano una sanzione". Sullo schermo del computer di Marzio Govoni, presidente Federconsumatori Modena, scorrono in maniera frenetica i prezzi caricati dai gestori di carburanti sul portale del ministero. "C’è stata una partenza al rallentatore – spiega – qualcuno martedì ha cambiato il prezzo anche più di una volta. Poi la situazione è andata migliorando, con anche qualche sorpresa: più di una pompa ha applicato il prezzo della benzina a 1,634 euro, una cifra ancora inferiore alla soglia di 1,7 euro che ci attendevamo. Certamente è dovuto alla riduzione dell’accisa decisa dal governo, ma anche alle forze dell’ordine che hanno intensificato i controlli".

Carpi, secondo le stime di Federconsumatori, è la città che ha risposto in maniera più rapida alle indicazioni arrivate da Roma. Qui per alcune ore i prezzi dei carburanti nei gestori considerati più ‘cari’ si sono attestati sulla stessa cifra dei gestori più ‘convenienti’: 1,644 per la benzina e 1,634 per il gasolio. Nel complesso sono 5 i distributori carpigiani che – nel momento in cui scriviamo – hanno indicato un prezzo inferiore a 1,7 euro al litro. A Modena città c’è "ampio margine di miglioramento". Al momento solo un distributore riporta un prezzo al litro inferiore a 1,7 euro, la maggior parte si attesta intorno a 1,750 euro al litro. Sono 5, secondo l’associazione dei consumatori, i gestori che riportano un prezzo ancora superiore ai 2 euro per litro. "Tra il più caro e il meno caro c’è una differenza di 0,75 euro al litro e per un pieno di benzina si arriva a pagare anche 40 euro in più. Se non si adegueranno resteranno senza clienti".

Sui ribassi dei listini è in allerta anche Codacons che invita gli automobilisti a segnalare attraverso l’Osservatorio carburanti chi non pratica il prezzo giusto. Il decreto governativo – come ricorda la portavoce dell’associazione di piccoli e medi autotrasportatori ‘Ruote Libere’, Cinzia Franchini – avrà validità per trenta giorni terminati i quali la riduzione non sarà più applicata. "Per gli acquisti di gasolio effettuati dal 22 marzo al 21 aprile non sarà possibile recuperare le accise come solitamente avviene per gli autocarri Euro 5 e 6 e questo significa di fatto annullare il vantaggio del taglio alle accise per gli autotrasportatori virtuosi". Inoltre "non essendo stato fissato tetto massimo di carburante, è altissimo il rischio che si verifichino speculazioni".