"Caregiver, formare e sostenere i giovani che aiutano i loro familiari"

Il progetto promosso da Ausl, Ufficio scolastico provinciale e cooperativa ‘Anziani e non solo’ prevede un percorso formativo rivolto alle scuole superiori, psicologi e personale dell’azienda sanitaria

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di Sofia Silingardi

A Modena nasce ‘Al fianco dei giovani caregiver: uno sguardo oltre l’invisibilità’, il progetto sui giovani caregiver che prevede un percorso formativo rivolto alle scuole superiori, psicologi e personale dell’azienda sanitaria. Non sono pochi, infatti, i ragazzi che in famiglia si prendono cura assiduamente di un familiare bisognoso di assistenza, con un impatto importante sulla propria vita quotidiana. Può essere un fratello, un genitore, un parente affetto da disabilità fisiche o mentali, da malattie terminali o croniche, da dipendenze o altre condizioni che richiedono esistenza, supporto o supervisione.

Ed è proprio da qui che nasce il progetto promosso dalla direzione socio-sanitaria e dal servizio di Psicologia Clinica dell’Ausl e costruito in collaborazione con l’ufficio scolastico provinciale di Modena e con la cooperativa ‘Anziani e non solo’ di Carpi.

"Il progetto – spiega Federica Rolli, Direttrice dei Servizi Socio-Sanitari Ausl – prevede la realizzazione di alcune attività trasversali, una delle quali riguarda percorsi formativi e di sensibilizzazione sul tema del riconoscimento della figura del caregiver. È un primo tassello per attuare la legge regionale, unica in Italia, che definisce e riconosce il ruolo del caregiver". Secondo le ultime statistiche europee almeno il 7-8% dei ragazzi in Europa ha responsabilità di cura, mentre una recente indagine condotta in Emilia Romagna e Marche segnala che su mille studenti il 20% (quindi uno su cinque) può trovarsi nel ruolo di caregiver. Riconoscimento e sensibilizzazione: la scuola è il luogo privilegiato per farlo, per questo sarà il luogo cardine del percorso progettuale, poiché gli insegnamenti, se adeguatamente formati, possono svolgere un ruolo fondamentale nell’identificazione precoce e nel supporto alla conciliazione cura-attività scolastica. Il progetto prevede più step e partirà già il 12 e 15 dicembre, con il primo evento formativo online rivolto al personale scolastico ed extra-scolastico delle scuole secondarie di II grado della provincia di Modena, psicologi degli sportelli di ascolto e altro personale individuato dall’Ausl. Sarà l’occasione per approfondire la tematica e le problematiche in ambito scolastico, ascoltare la testimonianza diretta di un giovane caregiver e, a seguire, della professoressa Alessandra Prati, (ufficio scolastico provinciale di Cesena). Tra gennaio e maggio 2023 si terranno una serie di eventi in presenza per co-progettare gli interventi da avviare nelle scuole che avranno aderito al percorso, cui seguirà un primo bilancio sui progetti avviati, con il coinvolgimento diretto degli studenti.

Intanto il governo sta lavorando a un progetto per "arrivare al pieno riconoscimento della figura del caregiver che da troppi anni sta aspettando, ci sono diverse proposte a livello parlamentare che sono ferme, va trovato un punto di caduta, un fattore comune per dare riposte nei tempi più brevi possibili", ha assicurato il ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli. "Con tutti i ministeri - ha continuato - abbiamo intenzione di aprire dei tavoli per monitorare alcune questioni rilevanti dai caregiver alla scuola, alla salute laddove quando parliamo di integrazione sociosanitaria ormai da tanti anni non intendiamo solo una integrazione sociosanitaria di intese politiche o territoriali di massima, no abbiamo bisogno che le persone con disabilità abbiano davvero la possibilità di non essere divise in più persone, lo faremo anche attraverso la piena attuazione della legge delega che prevede una serie di decreti attuativi tra i quali quello del progetto di vita".