Carmen Yáñez legge le poesie dedicate al marito Sepúlveda

La poetessa, moglie dello scrittore cileno scomparso nel 2020, domani sarà a Castelnuovo Rangone

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Evento speciale domani pomeriggio per inaugurare la nuova sede della biblioteca comunale di Castelnuovo, in Villa Ferrari. La nuova biblioteca, intitolata a Luis Sepúlveda, vedrà alle 17 l’intervento di Carmen Yáñez, moglie dello scrittore cileno scomparso due anni fa. Carmen, in particolare, leggerà le sue poesie dedicate al marito Luis. Nata nel 1952 a Santiago del Cile, Carmen Yáñez nel 1975 finisce nelle mani della polizia politica di Pinochet. Scampata all’inferno di Villa Grimaldi, rimane in clandestinità fino al 1981, quando sotto la protezione dell’Onu si rifugia in esilio in Svezia, dove inizia a pubblicare le sue poesie, che negli anni successivi appaiono su riviste svedesi e tedesche. Nel 1997 si trasferisce in Spagna, nelle Asturie, dove tuttora risiede. Ha partecipato a diversi festival internazionali e nel 2002 a Piacenza le è stato conferito il Premio di poesia "Nicolás Guillén". Presso Guanda sono uscite le raccolte Paesaggio di luna fredda, Abitata dalla memoria, Terra di mele, Latitudine dei sogni, Cardellini della pioggia e Migrazioni.

L’iniziativa di domani, aperta a tutti gli interessati, rientra nel cartellone del Poesiafestival. Luis Sepúlveda (1949 – 2020) è stato scrittore, giornalista, sceneggiatore, poeta, regista e attivista cileno naturalizzato francese. Oppositore del regime di Pinochet (fu anche arrestato e torturato dal regime) viaggiò a lungo in America Latina e poi in Europa, ritirandosi infine nelle Asturie. Autore di libri di poesia, radioromanzi e racconti, scrisse libri di grande successo, come i romanzi "Il vecchio che leggeva romanzi d’amore" e "Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare".

m.ped.