
"Il pioppeto sta parlando, i rami si agitano. Il nostro tempo deve incontrare il tempo della natura". Così dall’incontro tra...
"Il pioppeto sta parlando, i rami si agitano. Il nostro tempo deve incontrare il tempo della natura". Così dall’incontro tra un pioppeto e un artista - Luca Boffi – sono nati un progetto e un diario unici nel panorama nazionale e già pluripremiati. Artista e contadino che studia la percezione visiva, la trasformazione del paesaggio, i processi di transizione e reciprocità tra le persone, tra il naturale e l’artificiale Boffi, in arte Alberonero, è il protagonista – venerdì alle 18 nella Sala Conferenze del Palazzo dei Musei – di ’Caro campo’ un’esperienza umana e artistica maturata lungo le sponde del Secchia a Campogalliano dove vive e lavora. L’appuntamento, introdotto da Giorgio Giusti (che ha fatto da collante per proporre ed organizzare l’evento essendo appassionato d’arte, noto per aver donato o concesso in comodato gratuito varie opere al Museo Civico e spinto in questi anni dall’idea di ricreare una serie storica di artisti capaci di trovare nuovi stimoli sotto la Ghirlandina), vedrà la partecipazione al fianco di Boffi del critico Lorenzo Balbi direttore del Mambo e della Rassegna Art City Bologna, dell’artista internazionale Franco Guerzoni e del fotografo Jacopo Valentini. Con loro anche altri artisti protagonisti del progetto riportato in forma di diario. ’Caro campo’ è il reale frutto di un’esperienza che Boffi ha vissuto dalla crescita fino al taglio di un pioppeto di 290 alberi. Immerso quotidianamente tra quegli alberi ne ha accompagnato i mutamenti naturali trasformando porzioni di campo attraverso venti opere temporanee. E nelle scorrere del tempo tra il 2019 e il 2021 in quel pioppeto hanno poi trovato ispirazione altri autori che hanno realizzato fotografie, registrazioni audio, video.