Carpi, finta esondazione del Secchia: scatta l'evacuazione

E' in corso l'esercitazione della Protezione civile comunale nella frazione di San Martino Secchia, coinvolti 300 residenti e 100 volontari

La Protezione civile all'opera durante l'esercitazione

La Protezione civile all'opera durante l'esercitazione

Carpi (Modena), 5 novembre 2017 - Poco più di cento volontari della Protezione civile e 170 famiglie da evacuare, circa 300 persone. E' iniziata stamattina all'alba a San Martino Secchia, frazione di Carpi, la simulazione di esondazione del fiume Secchia e l'evacuazione delle famiglie che abitano a ridosso dell'argine. Il Comune ha voluto testare  la macchina dei soccorsi, anche a fronte dell'esondazione avvenuta tre anni fa in seguito alla rottura dell'argine tra Modena e Bomporto, e ha messo in campo tutte le procedure come se si trattasse di una vera emergenza. L'allarme è scattato questa mattina alle 6 con la fase di attenzione (codice giallo) a seguire è scattato il pre-allarme (codice arancione) ed è stato aperto il Coc, il Centro operativo comunale, in via Peruzzi. Nel frattempo la popolazione della frazione è stata avvisata dalla Protezione civile che ha consegnato in ogni abitazione una scheda da compilare con i dati anagrafici, sul posto sono arrivati tutti i mezzi di soccorso  e sono stati aperti due centri di accoglienza a Carpi, nella palestra Gallesi in va Ugo da Carpi e la palestra delle scuole in via Magazzeno. I volontari di Protezione civile hanno portato sull'argine tutte le attrezzature necessarie in caso di esondazione, dai gommoni ai teloni fino ai sacchi di sabbia e alle pompe idrovore. 

Poco prima dell'ora di pranzo è scattata la fase di allarme, codice rosso: nella simulazione, alle 13 il Secchia ha raggiunto al ponte Bacchello il livello più alto, 11 metri e quaranta, oltre il quale scatta l'evacuazione. Una pattuglia della polizia Municipale ha allertato le  famiglie di San Martino Secchia con la sirena, i residenti sono andati nei due centri d'accoglienza per consegnare le schede compilate (recapitate a casa in  mattinata dalla Protezione civile) e sono rientrati nelle loro abitazioni. Se ci fosse stata una vera esondazione gli sfollati, circa trecento, avrebbero dormito nelle due palestre allestite con le brandine della protezione civile.