ALBERTO GRECO
Cronaca

Casari si candida per il cda della bolognese Msc

Roberto Casari, dopo anni trascorsi a difendersi dalle numerose azioni giudiziarie intentate contro di lui e dalle quali è uscito...

Roberto Casari, dopo anni trascorsi a difendersi dalle numerose azioni giudiziarie intentate contro di lui e dalle quali è uscito...

Roberto Casari, dopo anni trascorsi a difendersi dalle numerose azioni giudiziarie intentate contro di lui e dalle quali è uscito...

Roberto Casari, dopo anni trascorsi a difendersi dalle numerose azioni giudiziarie intentate contro di lui e dalle quali è uscito praticamente indenne, torna a fare parlare di sé. Guida la lista di minoranza che oggi si candida per il controllo della bolognese Msc, società di partecipazione tra lavoratori, holding che controlla il gruppo Rekeep, primo player italiano nel settore dell’Integrated Facility Management, che ha assunto questa denominazione dopo la trasformazione della cooperativa Manutencoop in società per azioni. Oggi l’assemblea dei soci del colosso da quasi 1,3 miliardi di fatturato consolidato dovrà eleggere il nuovo vertice della azienda e tra i candidati per il Consiglio di amministrazione c’è anche Casari, oggi 72enne, già presidente Cpl Concordia e del Modena Calcio. "Ho deciso di scendere in campo perché ritengo che questo gruppo, che ha un grande potenziale e migliaia di persone di valore, meriti anche una guida più competente trasparente. La mia storia professionale parla per me: non sono qui per gestire l’esistente, ma per contribuire a cambiare passo. Insieme a chi vuole il bene della società".

La determinazione del personaggio, uno dei volti più affermati del movimento cooperativo modenese e nazionale, è sempre la stessa, quella che lo ha portato negli anni Settanta a fare di una piccola cooperativa, specializzata in posa reti gas e lavori di bonifica e sottoservizi sull’orlo del fallimento, un grande gruppo industriale impegnato in servizi energetici da oltre 400 milioni di fatturato e circa 1800 dipendenti, ma che poi nel 2015 dopo esserne stato alla guida per quaranta anni, ha dovuto lasciare. Casari si presenta all’interno di una lista che propone una governance completamente rinnovata, lontana da logiche di potere, sprechi a favoritismi che mira a sottrarne il controllo allo storico presidente Claudio Lavorato. In caso di elezione ha promesso di distinguersi per due azioni. "La prima – dice Casari - sarà l’individuazione immediata di un partner finanziario per la ristrutturazione del debito. Proporremo il conferimento di un mandato a una primaria istituzione per valutare tutte le opzioni strategiche, senza ulteriori rinvii. Gli investitori ci sono, ma vengono ignorati da una dirigenza che pare più interessata a conservare il controllo. La seconda sarà la rimozione del vincolo di lock-up che oggi impedisce ai soci di vendere liberamente, e a chi vogliono, le proprie azioni. Questo vincolo, nelle condizioni attuali, rappresenta un abuso".

Alberto Greco