"Case di riposo inadeguate Serve un piano di rilancio"

Modena Volta Pagina e comitato Libro verde: "Manca personale e le nuove strutture promesse sono ’al palo’. Comune e Ausl vigilino"

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di Valentina Reggiani

"Il piano comunale per le quattro nuove Cra è fallito. L’assistenza agli anziani è ko. Non solo carenza di strutture adegute e personale, ma ai mille ospiti delle Cra cittadine, che già prima del Covid vivevano in situazioni precarie, non si riesce a garantire un’assistenza degna di questo nome". E’ questa la denuncia di Modena Volta Pagina che ieri mattina, nell’ambito di una conferenza stampa indetta dinanzi alla Cra Ramazzini, all’intersezione tra via San Faustino e via Padovani, adiacente al complesso Windsor Park e nelle vicinanze del parco Londrina, ha fatto presente come quest’ultimo e altri tre progetti siano fermi. "Della Cra Ramazzini si parlava già dieci anni fa – tuonano l’ex assessore Andrea De Pietri di Modena Volta Pagina e Manuela Tonini, presidente di Libro Verde, associazione di operatori e familiari di ospiti delle Cra – eppure la ditta costruttrice ha abbandonato i lavori".

De Pietri sottolinea come nel 2018, nell’ambito del bando comunale volto ad aumentare il numero di posti destinati alla non autosufficienza fosse prevista la realizzazione, entro quest’anno di quattro case albergo per anziani da attuare in project financing insieme ad alcune cooperative. La residenza Ramazzini, appunto oltre a due strutture alla Crocetta ed una alla Madonnina. "Le due residenze alla Crocetta non sono mai state appaltate – tuona de Pietri – mentre l’appalto per quella della Mandonnina è bloccato. Per quanto riguarda quella alle mie spalle (Ramazzini, ndr) i lavori sono iniziati nell’autunno scorso in pompa magna, ma la ditta ha avuto qualche problema e l’appalto è saltato. La struttura – sottolinea ancora – doveva essere completata entro il 2021. Di chi è la colpa? Del sistema. Non è possibile che quattro su quattro siano saltate. Il privato, quando si sostituisce al pubblico, spesso fa disastri se non ha interessi evidenti. Chiediamo che il Comune recuperi un ruolo di governo dopo tanti anni di esternalizzazione e delega al mercato e ai privati e gestisca direttamente un piano di rilancio dell’assistenza degli anziani".

De Pietri e Tonini fanno quindi presente come la situazione post emergenza, nelle residenze per anziani, non sia migliorata. "Le Cra stanno cercando di organizzarsi ma la situazione è disastrosa. Ci sono stati duecento morti e ad oggi il personale non è sufficiente. La dotazione di infermieri, operatori assistenziali e personale medico – continua Tonini – è oggi mediamente poco più della metà di quanto necessario. Ciò in contrasto con le stesse norme regionali dell’accreditamento". Gli esponenti di Modena Volta Pagina fanno presente come secondo le norme regionali una Cra con 70 ospiti, fra i quali un terzo di anziani con significativi bisogni sanitari dovrebbe disporre di almeno 79 infermieri. "Oggi, invece – spiegano ancora – ogni casa albergo ne ha al massimo quattro. Dovrebbero poi essere presenti anche la notte invece, in nessuna Cra ci sono infermieri di notte, anzi, si registrano due soli operatori per 70 anziani. Parliamo dei medici? – tuona ancora Tonini – La normativa prevede 12 ore settimanali ogni 25 ospiti: quindi ogni struttura dovrebbe poter contare su tre medici invece ce n’è soltanto uno per tutti e settanta gli ospiti. Così come alcune strutture cittadine non hanno ascensori adeguati e montalettighe: il trasporto dei pazienti malati o deceduti fra i piani avviene solo su carrozzine". Modena Volta Pagina si rivolge infine ad Ausl e Comune chiedendo che attuino un piano staordinario per ovviare alla carenza di personale e controllino rigorosamente la situazione nelle strutture private esistenti.