Caso crocifissi alle medie, Gasparini contro Salvini. E i prof difendono la preside: "Nessuna tensione"

Polemiche sulla rimozione dei crocifissi dalla scuola media Focherini di Carpi, coinvolgendo la politica nazionale. Docenti si schierano a sostegno della dirigente scolastica, rifiutando strumentalizzazioni ideologiche e politiche.

Non si placano le polemiche sul caso ’crocifissi’, tolti e ora di nuovo "al loro posto" alle medie Focherini, dopo il dietrofront della dirigente scolastica Federica Ansaloni. La vicenda ha coinvolto anche la politica nazionale: il vicepremier leghista Matteo Salvini si è detto "incredulo". "Nemmeno un euro arrivato ai cittadini dell’Emilia-Romagna per l’alluvione, ma invece di dare risposte serie e concrete, Salvini e tutta la destra perdono tempo a polemizzare sul crocifisso a Carpi – afferma Stefania Gasparini, vice sindaco e presidente della Commissione Nazionale di Garanzia del Pd –. E’ chiaro che si tratta di una strategia per nascondere le loro gravi mancanze". Immediata la replica del senatore di Fd’I Marco Lisei: "Quello successo a Carpi è un gravissimo caso di abuso di potere". "La DC – affermano Giorgio Cavazzoli, vice segretario regionale ed Erio Luigi Munari, coordinatore provinciale – concorda con monsignor Manicardi sulla importanza del dialogo e auspica che nessuno inizi a fare politica strumentalizzando questi temi". Dopo la lettera di un gruppo di docenti del comprensivo Carpi Nord rivolta alla dirigente per chiedere spiegazioni, ieri è stata indirizzata ai media un’altra missiva da parte degli insegnanti che non si sono sentiti rappresentati dalla ricostruzione fatta dai giornali e che fanno ‘quadrato’ intorno alla preside: "Gli articoli fanno riferimento, citandole testualmente, a frasi del testo di una corrispondenza privata fra i docenti e la dirigente dell’I.C. Carpi Nord, volta proprio all’apertura di un confronto all’interno della nostra comunità educante. Siamo abituati a confrontarci fra di noi e con la nostra dirigente nel rispetto delle diverse opinioni e possiamo affermare che con lei si collabora quotidianamente per migliorare la proposta didattica dell’Istituto. Non ci sono tensioni all’interno del corpo docenti nei suoi confronti, al contrario di quello che traspare dai titoli dei giornali. Siamo consapevoli che la tematica si presta facilmente ad urtare o sollecitare sensibilità personali, ma ancor più offre il fianco a strumentalizzazioni ideologiche e politiche. E questa è la cosa che più ci dispiace. Siamo una delle tantissime comunità scolastiche di questo Paese e vorremmo rifuggire dall’idea che quello che succede da noi sia utilizzato a emblema di battaglia ideologica".

Maria Silvia Cabri