VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Caso Friday a Modena, il processo. Accoltellato in centro, in due rinviati a giudizio: "Delitto premeditato"

Un anno fa l’aggressione al 30enne nigeriano in corso Vittorio Emanuele . Il giudice ha riconosciuto le aggravanti per i due connazionali. Respinto il rito abbreviato, saranno giudicati in corte d’Assise.

Caso Friday, il processo. Accoltellato in centro, in due rinviati a giudizio: "Delitto premeditato"

Friday Endurance, 30 anni, accoltellato a morte un anno fa in pieno centro

Modena, 7 agosto 2024 – Hanno deciso il giorno prima di uccidere la vittima. Quella domenica, quindi, secondo le accuse sono arrivati a Modena, con tanto di coltello e hanno portato a termine il piano ammazzando il connazionale in strada.

E’ stata contestata la premeditazione ai due nigeriani, Adenomo Ogbeide, 30 anni e il 27enne Osaiande Kingsley, entrambi domiciliati a Reggio Emilia e accusati di aver accoltellato a morte il 30enne connazionale Friday Endurance.

L’omicidio era avvenuto il 20 agosto dello scorso anno in pieno giorno e in pieno centro: in corso Vittorio Emanuele.

Ieri mattina, quindi, il giudice ha rigettato la richiesta di rito abbreviato avanzata dalle difese degli imputati, rinviando entrambi a giudizio.

Il processo inizierà il prossimo 4 dicembre dinanzi alla Corte d’Assise. Presenti ieri in udienza entrambi gli imputati insieme ai propri legali: Miras Athanassios e, per Ademomo, l’avvocato Fernando Giuri.

L’avvocato del foro di Reggio Emilia, Sara Maggiali, si è costituita parte civile per la sorella della vittima.

"La difesa della parte civile è soddisfatta: i due pm hanno insistito affinchè venisse riconosciuta l’aggravante della premeditazione ma anche dei futili e obietti motivi e il Gup dottoressa Clò ha riconosciuto la sussistenza delle due aggravanti, tale per cui viene esclusa la possibilità di accedere al rito abbreviato – sottolinea Maggiali –. Motivo per cui saranno giudicati dinanzi alla Corte d’Assise. Sicuramente la mia assistita si aspetta giustizia per l’omicidio del giovane fratello". La difesa ha sollevato poi una questione relativa alla nullità di una annotazione di pg legata a dichiarazioni spontanee fornite dall’indagato Adenomo durante la perquisizione domiciliare.

Il giudice ha accolto la questione, nonostante l’opposizione della procura.

La difesa aveva poi chiesto la riformulazione del capo di imputazione, con l’esclusione delle due aggravanti ma appunto così non è stato: il giudice le ha ritenute sussistenti, rinviandoli a giudizio e rigettando dunque la richiesta di abbreviato.

Secondo le accuse i due erano arrivati a Modena da Reggio Emilia, dove risultavano domiciliati appunto già con l’intenzione di uccidere Friday.

Opposta la tesi difensiva, che sarà sviluppata nel corso del dibattimento. Adenomo, in sede di interrogatorio aveva più volte ribadito di non aver colpito il 30enne.

"Da giorni litigavano per spaccio, è vero.

Le liti erano legate al fatto che Friday aveva iniziato a spacciare ai minorenni; a ragazzini molto giovani ma non l’ho ucciso" aveva sostenuto. I due indagati erano stati arrestati a meno di 24 ore dal delitto dagli agenti della Mobile, diretti da Mario Paternoster.

Le indagini, coordinate dalla Procura avevano messo in luce proprio come il delitto fosse maturato nell’ambito dello spaccio di stupefacenti.

A fornire riscontri importanti alle indagini, anche le immagini delle telecamere della zona della stazione, che inquadravano gli indagati intenti a fuggire.