Caso pedofili della Bassa, il 'bambino zero': "Ho riabbracciato i miei fratelli"

Davide Galliera esce allo scoperto, dai suoi racconti esplose l’inchiesta che sconvolse la Bassa. Dopo 24 anni ritrova la famiglia naturale: "Una grande emozione, ma mamma e papà non ci sono più"

Davide Galliera oggi ha 31 anni

Davide Galliera oggi ha 31 anni

Modena, 26 maggio 2021 - Sono io il ’bambino zero’. Esce allo scoperto Davide Galliera, oggi 31 anni, l’ex bimbo da cui partì l’inchiesta ’Diavoli della Bassa’. Lo fa dopo che in esclusiva su Amazon Prime Video è iniziata la serie Veleno, sulla vicenda pedofili della Bassa modenese.

Nel giorno del suo compleanno - il 16 maggio scorso - ha incontrato i suoi fratelli naturali Ivan, 45 anni, e Debora, 42, che non vedeva da 24 anni.

Cioè da quando, bambino, venne allontanato da casa dai servizi sociali e affidato a un’altra famiglia nel Reggiano. "E’ stata una emozione fortissima. Papà e mamma purtroppo non ci sono più, ma almeno ho due fratelli, ed è stato bellissimo rivederli. Ora non ci lasceremo mai più".

La docu-serie true-crime italiana in cinque episodi, ispirata al libro ‘Veleno Una storia vera’ di Pablo Trincia, scritta e diretta da Hugo Berkeley, prodotta da Fremantle Italy, che ne gestisce i diritti di distribuzione internazionale, sta già facendo discutere.

Sono già in tanti ad aver visto la prima puntata che ripercorre la drammatica storia che a distanza di anni suscita ancora sgomento, e tanti interrogativi, e che nella Bassa portò all’allontanamento da casa di sedici bambini, molti dei quali non hanno mai più rivisto i genitori.

Nel 2018 è tornata di attualità, dopo anni di silenzio, con il podcast Veleno, con l’inedita intervista al ‘bambino zero’ che ritrattava le accuse contro i genitori, e oggi, con l’omonima docu-serie. Proprio Galliera nell’estate ’97 raccontò all’assistente sociale dell’Ausl di subire abusi, e tra gli altri fece il nome del parroco don Giorgio Govoni, poi assolto post mortem, che aiutava la famiglia disagiata.

"Forse ho inventato tutto", dichiarò tre anni fa. L’inchiesta si allargò e una mattina del ’98 sedici bambini fra Massa Finalese, Finale e Mirandola vennero strappati dai servizi sociali Ausl alle loro famiglie, sospettate di pedofilia, e mai più riconsegnati. Oltre venti persone furono accusate di far parte di una setta chiamata ‘I diavoli della Bassa Modenese’ che, secondo l’accusa, era colpevole di pedofilia e violenza nei confronti dei bambini.

Nel frattempo, in questi ultimi tre anni, a seguito della ricostruzione della vicenda e del suo effetto mediatico, quattro dei sedici bambini di allora hanno voluto riallacciare i rapporti con i familiari, con i genitori, nel frattempo prosciolti dalle accuse, e dopo anni di gogna giudiziaria.

Le ferite emotive del distacco sono state sanate solo nei giorni scorsi da Galliera. Ma parzialmente. I suoi genitori, Romano e Adriana Galliera, infatti, vennero condannati e morirono a distanza di pochi anni, lei in carcere. Dopo Serena, Mary, Nik, oggi anche Davide, dato in affido a una famiglia dell’hinterland reggiano, ha potuto riannodare i legami affettivi. "Una storia di vita che vale la pena di raccontare" e lui lo ha fatto con una canzone, "dedicata a tutti noi bambini di allora, ai nostri genitori".