Caso Venturelli, una perizia sul cellulare

Ora che la procura ipotizza il sequestro di persona, l’Iphone del 21enne sarà analizzato in cerca di possibili risposte sulla sua scomparsa

Migration

"Dalla perizia sul suo cellulare sarà possibile capire se Alessandro quel 5 dicembre avesse un appuntamento con qualcuno e con chi". Dopo l’apertura del fascicolo per sequestro di persona si potrà procedere all’esame accurato dei contenuti dell’Iphone 11 che il 21enne scomparso ha lasciato a casa. "Fino ad oggi – spiega il legale della famiglia Venturelli, l’avvocato Barbara Iannuccelli – non era possibile farlo perché si ipotizzava solo un allontanamento volontario e per disporre una perizia sul telefonino occorre indagare per un reato".

Adesso invece si può investigare a 360 gradi: "Alessandro ha lasciato lo smartphone che usava abitualmente ed è andato via con un vecchio telefonino, di quelli che si chiudono a conchiglia". Sullo smartphone, tramite la perizia disposta dalla procura, "sarà possibile risalire ai messaggi e alle foto cancellate, i contatti eliminati, e verificare l’eventuale appuntamento che il 21enne aveva con qualcuno prima di far perdere le proprie tracce". I genitori infatti hanno sempre sostenuto di avere la sensazione che il figlio fosse d’accordo con qualcuno quel giorno "Siamo sicuri – prosegue l’avvocato – che Alessandro ha cancellato degli elementi prima andar via. Ci attendiamo molto da questo esame, c’è grande attesa nella famiglia". Chissà che non possa far luce anche sulla foto più inquietante di questa vicenda, quella scattata a due ragazzi che attendono il treno alla stazione centrale di Milano il 18 febbraio. Si tratta di Alessandro e Stefano Barilli, l’altro giovane, di 23 anni, scomparso da Piacenza il 7 febbraio? I due indossano un cappotto simile: "Sembra una divisa", dicono i genitori. Per terra ci sono due borsoni e uno skateboard. "Se qualcuno si riconosce in quei ragazzi – è la supplica delle due mamme – si faccia vivo".

Andranno vagliati anche eventuali contatti all’estero: la cosiddetta pista svizzera – dove conducono alcune mail di una sedicente Fondazione nuova era con toni da fine del mondo – ma anche in Olanda, Paese verso il quale Venturelli aveva in passato manifestato di voler andare. L’altro aspetto inoltre che adesso, dopo l’apertura del fascicolo, potrà essere esaminato è quello che l’avvocato chiama ‘il mistero della macchina’, la sua Ford Fiesta.

Nel giorno della sua scomparsa è stato trovato lo sportello porta-oggetti del lato passeggero aperto e soprattutto vuoto. "Alessandro è andato via portandosi tanti documenti oltre alle chiavi dell’auto, doppione incluso. Ho fatto anch’io un esame visivo esterno all’auto ed era completamente vuota". Questo può voler dire due cose: "Intanto lascerebbe pensare che Alessandro non avesse intenzione togliersi la vita, ma di proseguirla altrove. E non è scontato. L’altro elemento che emerge è che portandosi via entrambe le chiavi abbia voluto impedire che lo venissero a cercare o comunque lasciare un messaggio del tipo: ’Non venite a cercarmi’. Ora bisogna capire se è stata una fuga solitaria o se sia stato manipolato da qualcuno: non dobbiamo dimenticare che Alessandro era tutt’altro che in condizioni ottimali a livello psicologico". Gianpaolo Annese