Cassa in deroga, da Modena 7566 richieste

La Regione ha provveduto a consegnare all’Inps tutte le domande. La nostra provincia seconda solo a Bologna per quantità

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Quasi 49.000 domande di cassa integrazione in deroga in Emilia-Romagna per il lockdown delle scorse settimane. E Modena, provincia ricca di aziende piccole e grandi, è ai primi posti.

Come annunciato dall’assessore allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, la Regione ha completato la procedura e consegnato all’Inps il 100% delle richieste arrivate. Richieste che riguardano complessivamente in regione 157.135 lavoratori, per un totale di oltre 36 milioni di ore. I numeri, ricorda la Regione in una nota, sono riferiti alle domande previste dal decreto 9 del 2 marzo 2020 (“Misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19”) e dal decreto 18 del 17 marzo 2020 (“Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19”). Resta aperta la possibilità, per chi non avesse usufruito di tutte e 13 le settimane, di chiedere le rimanenti alla Regione; per quelle previste nel decreto Rilancio (5+4) la richiesta va mandata direttamente all’Inps. A livello provinciale, è la Città metropolitana di Bologna che vede la quota maggiore di domande di cassa in deroga (12.519), considerando tutte quelle inviate. Seguono Modena (7566) e Reggio Emilia (5225).

Particolarmente in difficoltà la categoria degli artigiani. Quasi un artigiano su cinque ha chiesto la cassa integrazione in deroga, o il fondo analogo della categoria Fsba, a Modena e dintorni, territorio che in questo ambito si trova appena sotto Bologna e molto più avanti di Reggio Emilia. Si aggira intorno al 17%, infatti, la percentuale di imprese modenesi dell’albo artigiano che ha fatto ricorso agli ammortizzatori, senza tenere conto delle tante imprese senza dipendenti attive nel settore. Nella classifica particolare, in marzo Modena risulta al secondo posto con 2.835 aziende e al primo posto con 12.314 lavoratori interessati, dietro a Bologna, che segna 2.949 imprese e 12.022 dipendenti, e davanti a Reggio Emilia, terza con 1.946 e 8.605 rispettivamente. In aprile, Bologna guida con 3.561 imprese e 14.780 dipendenti, Modena segue con 3.452 e 14.736, Reggio chiude con 2.437 e 10.461.