
Open Day della struttura che garantisce servizi e accoglie venti ospiti
Il Centro Papa Francesco di via dei Servi 18 ha di recente aperto le sue porte alla città. L’iniziativa, dal titolo ’Io c’entro’, si è tenuta nei giorni scorsi alla presenza dell’arcivescovo Erio Castellucci e di ospiti e operatori del Centro di accoglienza ispirato al magistero di Papa Francesco, aperto nel 2018 grazie ai fondi 8xmille della Conferenza episcopale italiana e attualmente convenzionato con il Comune di Modena.
L’Open day ha preso il via nella chiesa di San Bartolomeo, situata davanti al Centro di accoglienza, con la riflessione di monsignor Castellucci, il quale ha ricordato che "le centinaia e centinaia di persone che in questi dieci anni sono passate dal Centro, o vi abitano e vi operano tuttora, hanno scelto di intrecciare la loro vita con altri". L’arcivescovo ha anche ricordato Papa Francesco, "il titolare e ora il protettore del Centro a lui dedicato, ha parlato di ’globalizzazione dell’indifferenza’ come male del nostro tempo". "Allora: ’io c’entro’", ha aggiunto riprendendo il titolo dell’iniziativa, "è un altro modo per dire ’I care’, mi interessa, sono coinvolto".
Attualmente il complesso accoglie venti ospiti mentre un centinaio di persone frequenta i diversi laboratori – tra cui sartoria, artigianato, cucina – e la scuola di italiano ’Penny Wirton’, gestita da 40 volontari e frequentata da 60 alunni. "Da quando sono qui non mi sento più sola", ha raccontato Sabina, studentessa del Pakistan che frequenta la ’Penny Wirton’. "Con i volontari sto imparando molto, e sono fiduciosa". Per Massimiliano Ferrarini, responsabile del Centro Papa Francesco, il Centro è un luogo che permette di "rivolgerci ai poveri non come destinatari di servizi ma come protagonisti della comunità, aprendo con loro un dialogo autentico". Ferrarini ha osservato che, in questi anni, le parole e le azioni di Papa Francesco sono state per la Caritas diocesana un riferimento e un aiuto costante per aprirci a una più profonda comprensione dei fenomeni sociali".
Il Centro accoglie anche la sede provinciale della San Vincenzo de’ Paoli; il Centro di Giustizia Riparativa ’L’Anfora’, e il progetto di Intrecci comunitari, con un nutrito gruppo di circa trenta donne che partecipano a laboratori di cucina e sartoria. Inoltre, proprio lo scorso anno, è nata un’innovativa biblioteca partecipativa, gestita da giovani adolescenti. A questi servizi si aggiungono laboratori di cucina a rotazione mensile, con l’obiettivo di favorire la partecipazione di circa 10 ragazzi diversamente abili.
All’Open day era presente anche la cooperativa sociale ’Eortè’, l’ente partner di Caritas diocesana, che ha illustrato il laboratorio gastronomico che si svolge nella Casa circondariale Sant’Anna.