Fumata nera per la riunione del Tavolo di coalizione che si è svolta ieri sera. La quadra non è stata trovata: le forze di coalizione hanno chiesto più tempo per decidere. Oltre due ore di discussione cui hanno preso parte gli alleati ‘storici’ che hanno sostenuto la candidatura del sindaco Alberto Bellelli nel 2019, ossia Carpi 2.0, Carpi Comune, i Verdi, Laboratorio Carpi, l’ex Articolo Uno-La sinistra per Carpi. Presente alla riunione anche Italia Viva, con Claudia Cicolani e Saverio Catellani, coordinatore IV Unione Terre d’Argine, mentre si è registrata l’assenza di Azione. Invitato ma assente il rappresentante di +Europa. La delegazione del Pd, di cui fa parte la segretaria cittadina Daniela Depietri, e le forze alleate hanno analizzato le varie soluzioni, ma l’accordo non è stato raggiunto. Durante l’assemblea cittadina dello scorso lunedì erano usciti due nomi: Riccardo Righi e Giovanni Taurasi, come possibili figure per la candidatura a sindaco di Carpi per le amministrative del 2024. "Nel caso in cui dalle consultazioni non emergesse la convergenza su un unico nome – aveva affermato la segretaria Depietri - allora si procederà con le primarie aperte di coalizione, con che l’obiettivo primario di costruire una coalizione la più ampia possibile, con il Pd in ascolto delle esigenze e degli stimoli degli altri partiti e delle forze civiche, ma consapevole, in quanto prima forza politica della città, di essere chiamato a giocare il ruolo di perno dell’alleanza". L’accordo su un singolo nome non è stato trovato, ma al tempo stesso neppure sulle primarie. Le opinioni emerse sono contrastanti: c’è chi, tra gli alleati, chiede che sia il Pd a indicare un candidato unico e chi invece, come Carpi Comune e Laboratorio Carpi, si sono da subito schierati a sostegno delle primarie. La posizione del Pd, bene sintetizzata da Giovanni Taurasi, considerato espressione diretta del partito, parrebbe orientata per le primarie. Che possono portare vantaggi, ossia la possibilità di conoscere meglio i due candidati, ma anche svantaggi, come l’allungarsi dei tempi e il crearsi di malumori interni. Altra incognita che probabilmente ha portato la coalizione a richiedere più tempo sono le potenziali aperture del centro sinistra verso forze dell’opposizione, come, sempre citando Taurasi, il Movimento 5 Stelle.
Maria Silvia Cabri