Modena: attacco alla Cgil, minacce social dai no vax

Dopo le scritte sui muri della sede, ’bombardati’ gli account del sindacato e dei primi cittadini di Modena e Carpi. Già partite le denunce

Il presidio di giovedì contro le scritte

Il presidio di giovedì contro le scritte

Modena, 7 maggio 2022 - "Siete complici della dittatura nazi sanitaria, in un paese civile e democratico dovreste subire la Giustizia". E ancora: "I Vivi sono i partigiani del nostro secolo", oppure "Siete complici del ’vaxgenocidio’ in atto". Dopo l’aggressione no vax alla sede della Cgil, l’altra notte, con ignoti che hanno imbrattato i muri dell’edificio, il ‘popolo ViVi’, ovvero il movimento no vax che da mesi imbratta i muri di sedi istituzionali e scuole, ha portato avanti la sua attività intimidatoria anche attraverso i social.

Infatti ieri mattina i profili twitter del sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, del primo cittadino di Carpi, Alberto Bellelli ma anche quello della Cgil sono stati oggetto di "twit-bombing", ovvero una lunga serie di messaggi pubblicati da profili ’no-vax’ molto violenti.

Un attacco organizzato con chiari ‘annunci’ intimidatori postati a raffica: "La patetica retorica vittimista e solidale che a turno vi scambiate è solo il vano tentativo di celare la vostra indole disumana dietro perbenismo e indignazione per sottrarvi alla verità innegabile, che siete complici del vaxgenocidio in atto".

Negli stessi messaggi si invita a entrare nel canale telegram di ViVi "aspiranti guerrieri". I messaggi con cui sono stati ‘bombardati’ i profili twitter dei primi cittadini e del sindacato sono stati postati evindentemente da professionisti della rete a seguito del presidio di giovedì mattina, organizzato dalla Cgil davanti alla sede a seguito appunto delle scritte apparse nella notte sui muri dell’edificio.

"Sono i soliti attacchi dietro all’anonimato – ha dichiarato il sindaco di Carpi, Bellelli – mi recherò a fare denuncia al commissariato". "Abbiamo bloccato e limitato la possibilità di commentare alcuni nostri tweet – spiega il segretario provinciale della Cgil, Daniele Dieci – hanno anche ‘scimmiottato’ il nome che avevamo dato al presidio di giovedì. Dietro a queste frasi – sottolinea Dieci – si cela un atteggiamento minatorio e questo è uno degli elementi che ha caratterizzato il livello di preoccupazione odierna. Sembra che dietro a questi attacchi vi sia una regia più ampia, a livello nazionale e non solo a livello territoriale così come risorse economiche e competenze". Anche la Cgil ha presentato denuncia contro i messaggi minatori e contro le scritte apparse sui muri.

Sugli episodi ora indaga la Digos che ieri ha effettuato più sopralluoghi sul posto. Saranno sicuramente fondamentali i filmati di videosorveglianza della zona al fine di individuare i responsabili delle scritte e, parallelamente, saranno effettuati accertamenti ‘mirati’ sulla rete internet per identificare anche gli autori dei messaggi.

Intanto continuano i numerosi attestati di solidarietà da parte delle Rsu delle aziende modenesi alla Cgil. "Altre manifestazioni di solidarietà e condanna del vile gesto, sono attese in queste e nelle prossime ore da parte dei lavoratori delle aziende e dei luoghi di lavoro di Modena e provincia", ha detto il sindacato.