Chiude il bar e viene rapinato in pieno centro

Vittima uno dei titolari del ’Caffè del Corso’ che si trova in Canalgrande davanti al tribunale: "Mi ha sorpreso alle spalle e poi picchiato"

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di Valentina Reggiani

"Avevo appena chiuso il locale e mi sono incamminato con il borsello a tracolla, contenente soldi ma anche documenti e una sigaretta in bocca. Mi sono sentito tirare alle spalle: ho capito che mi stavano rapinando. Mi sono difeso o comunque ci ho provato. Il malvivente però mi ha picchiato con violenza e, quando ha visto che non lasciavo comunque la borsa, è scappato col mio cellulare. Il centro storico è sempre più pericoloso". Ancora una rapina, sabato notte, nel cuore della città. Vittima un giovane barista, Federico, tiolare insieme al padre Stefano Santi del Caffè del Corso, in Corso Canalgrande.

Il 30enne, visibilmente scosso dall’accaduto, è stato affrontato da un rapinatore, pare straniero sui 35 anni, sabato notte poco dopo le due. "Avevo appena chiuso il bar e stavo fumando una sigaretta – racconta – quando ho raggiunto a piedi l’incrocio con via Emilia Centro corso Canalgrande. Mi sono sentito improvvisamente tirare all’indietro. L’uomo ha cercato di strapparmi la borsa, che tenevo a tracolla. Sono riuscito a difendermi ma a quel punto ha iniziato a picchiarmi. Non ho ‘mollato’ la presa e forse, temendo poi di essere fermato mi ha preso solo il telefonino ed è scappato. Era appunto straniero ma non saprei la nazionalità: ho subito presentato denuncia ai carabinieri di viale Tassoni".

Non è escluso che il bandito solitario fosse in attesa che la giovane vittima chiudesse il locale, proprio per rapinarla dell’incasso della serata. Il rapinatore, infatti, è ‘sbucato’ all’incrocio con Corso Canalgrande all’improvviso. I militari stanno ora indagando sull’accaduto, al fine di risalire all’identità del rapinatore. Fondamentali saranno le telecamere di videosorveglianza della zona, già al vaglio dei militari. Il padre della vittima, Stefano Santi sottolinea come la delinquenza in città sia in aumento e come, soprattutto il centro storico, risulti sempre più pericoloso soprattutto alla notte. "Sinceramente siamo preoccupati perchè in città si registra un’escalation di criminalità decisamente allarmante – sottolinea –. È La prima volta che ci capita sinceramente ma non dimentichiamoci che il bar è situato proprio davanti al tribunale, che è comunque un luogo sorvegliato: quindi teoricamente dovremmo sentirci protetti. Eppure mio figlio è stato aggredito a pochi metri da qui: e sinceramente gli è andata bene perchè avrebbe potuto accadere qualcosa di ancor più grave. Il vero problema – conclude Santi – è infatti quello che questa gente davvero non ha paura di niente".