
Il ponte della Veggia chiude per lavori, riaprirà a metà agosto
Se qualcuno se lo fosse dimenticato, da domani e per i prossimi due mesi almeno, per la viabilità del distretto nulla sarà più come prima, ci hanno pensato le squadre in azione su via Regina Pacis. Sfidando la canicola del sabato, gli addetti hanno infatti provveduto ad ‘impacchettare’ l’incrocio tra il tratto sassolese della Pedemontana e la già citata via Regina Pacis, a dar corso alla principale modifica viaria che segue la chiusura del ponte della Veggia. Ci siamo, infatti: da domani il ponte chiude per lavori e per i 20mila automobilisti che ogni giorni lo attraversarono cambierà tutto, lasciando loro, come unica possibilità di ‘guadare’ il fiume, il già trafficatissimo ponte sulla Pedemontana, sul quale il carico di traffico, di fatto, raddoppierà. Sono passati quattro mesi da quando è arrivato l’annuncio – il ponte chiude da metà giugno a metà agosto, ammesso le tempistiche vengano rispettate – e oggi, o meglio domani, siamo al dunque. In questi 120 giorni si sono susseguite più prese di posizione, molte delle quali giustamente preoccupate, e qualche ovvia polemica, e le amministrazioni di Sassuolo e Casalgrande hanno provveduto a mettere a punto un piano destinato a dispiegare i suoi effetti già oggi. La modifica della viabilità su via Regina Pacis, con la rotatoria che impedisce la percorrenza sull’asse nord-sud, imponendo svolta a destra, è solo la punta dell’iceberg. Seta ha già predisposto percorsi alternativi per i bus che sostituiranno il ‘trenino’ che collega Sassuolo a Reggio e alle altre tratte, le pubbliche amministrazioni dei Comuni del distretto hanno già adottato flessibilità orario e, ove possibile, possibilità di smart working e altrettanto hanno fatto diverse aziende e sono in diversi, già, oggi, a chiedersi cosa succederà domani.
Nel frattempo vale la pena ricordare come il Comune di Sassuolo abbia diffuso una brochure che suggerisce viabilità alternative – su via Vittime 11 settembre, via Ancora, via Radici – a bypassare la Pedemontana e come tanto il Comune di Sassuolo quanto quello di Casalgrande abbiano predisposto un piano di pattugliamento delle zone più critiche. Finita qui? No: ci sarebbe un piano, messo a punto dal Comune di Sassuolo, che garantisce in caso di incidente interventi in tempi che vanno dai 15’ ai 30’ e permette ai mezzi di soccorso e di emergenza di servirsi, per passare il Secchia, della traversa di San Michele che collega Sassuolo a Castellarano. A ponte chiuso, non c’era molto altro da fare: il resto, nel caso, verrà, ma già domani si avrà un’idea della ricaduta effettiva che lo stop del ponte della Veggia avrà sulla viabilità, già complicata, tra le sponda modenese e reggiana del Secchia.
Stefano Fogliani