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Chiude la cartolibreria della Fredda: "Siamo stati la piazza di Spezzano"

Dopo mezzo secolo di attività, a Spezzano si spegne una luce: la 'cartolibreria giocattoli edicola della fredda' chiude i battenti. Un simbolo per generazioni di spezzanesi, un punto di ritrovo per la comunità, un negozio dove si comprava di tutto. Una decisione sofferta ma inevitabile per i gestori, stanchi dopo tanti anni di lavoro.

Chiude la cartolibreria della Fredda: "Siamo stati la piazza di Spezzano"

Si spegne, a Spezzano, una delle luci che, accesa ormai mezzo più secolo fa, illumina da sempre il quotidiano della frazione fioranese. A fine anno chiude infatti la ‘cartolibreria giocattoli edicola della fredda’, storico esercizio situato sulla Statale e gestito, da sempre, da Gian Franco Mammi e dalla moglie Graziella Giovannini. 72 anni lui, 68 lei, hanno scelto di fermarsi: a dare l’annuncio la figlia Lara, sui social, che racconta come "dentro quel negozio è passata una vita. Di negozi ne chiudono tanti, ma in casa mia quello era il NEGOZIO". Ed il ‘negozio’ lo è stato anche per generazioni di spezzanesi che a fine anno perderanno, loro malgrado, uno di quei simboli che nei nostri paesi sono sempre più radi, e rimpianti: qui si comprava il giornale, certo, ma anche il quaderno di scuola, un libro, un articolo da regalo, un addobbo natalizio o un costume da carnevale, magari uno zaino "e una volta – racconta Lara - un cliente entrò per chiedere una candelina di compleanno: i miei avevano anche quella". E qui, di fianco al bar e la tabaccheria, si faceva capannello, ci si ritrovava e ci si ritrova tuttora: qui il paese diventa comunità. "Siamo stati la piazza del paese quando ancora la piazza non c’era", dice Graziella Giovannini, che quasi si commuove a commentare una decisione "sofferta ma dovuta, e inevitabile: siamo stanchi, io e mio marito, ci abbiamo pensato a lungo ma gli orari di lavoro, per noi, sono diventati troppo difficili da reggere. Quindi ci fermiamo, tenendoci ben stretto il tanto che la clientela ci ha dato e quel ruolo di ‘punto di ritrovo’ che siamo felici di essere stati per tanti anni e per tantissima gente".