MARCO PEDERZOLI
Cronaca

Chiude la Cores di Castelvetro. A rischio oltre sessanta lavoratori

Ieri i soci hanno deciso lo scioglimento dell’azienda. Il Tavolo di salvaguardia. convocato per venerdì .

Cores Italia Soc. Coop è l’erede della storica Coop Legno, nata a Spilamberto tra le due guerre

Cores Italia Soc. Coop è l’erede della storica Coop Legno, nata a Spilamberto tra le due guerre

Ieri i soci di Cores Italia Soc. Coop (ex Coop Legno), riuniti in assemblea, hanno deciso a maggioranza di procedere allo scioglimento della società. A darne notizia è stato il sindacato Fillea Cgil, che spiega: "Cores Italia Soc. Coop è l’erede della storica Coop Legno, nata a Spilamberto tra le due guerre e poi traslocata negli attuali stabilimenti di Sant’ Eusebio di Castelvetro a metà degli Anni ’70. L’attuale situazione di crisi di liquidità ha portato la cooperativa a consumare progressivamente il capitale sociale fino a trovarsi nelle condizioni di dover tentare di ricapitalizzare e rifinanziare la società. Negli scorsi anni un fatturato di oltre 13 milioni di euro aveva permesso di reggere il peso dei costi di struttura che si sono inevitabilmente mangiati il capitale... Pur con i dati di bilancio 2024, ancora da chiudere, il fatturato che arretra ha fatto venir meno le condizioni per produrre in serenità soprattutto a causa di una struttura immobiliare energivora, non adeguata agli attuali margini di settore... Nella giornata di venerdì 28 febbraio le parti sociali si erano già incontrate, in telematico, presso il tavolo di salvaguardia occupazionale della Regione, proprio per costruire i primi percorsi a sostegno del lavoro. Al tavolo sono intervenuti il sindaco di Castelvetro, anche a nome dell’Unione Terre di Castelli, la Provincia di Modena, l’assessorato regionale per il lavoro (che ha garantito la riuscita del confronto), le organizzazioni sindacali, l’impresa e la Lega delle cooperative di Modena. L’incontro riprenderà venerdì 7 marzo, giornata in cui è già stato riconvocato il tavolo di salvaguardia occupazionale. La Fillea Cgil è molto preoccupata per la sorte di lavoratrici e lavoratori, infatti più di 35 di questi hanno tra i 50 e 60 anni, non abbastanza vicini all’età della pensionE. Fillea Cgil di Modena chiede inoltre a Istituzioni, Legacoop e agli attori sul territorio responsabilità e impegno concreto per ricollocare velocemente gli oltre 65 lavoratori e lavoratrici in difficoltà che già il 10 marzo non hanno certezza del prossimo stipendio".

m.ped.