
Sassuolo, la sigla sindacale fa il punto evidenziando "il ritardo con cui gli Enti hanno dato corso al confronto".
"L’incontro tenutosi il 27 maggio presso il Comune di Sassuolo relativo ai lavori sul ponte di Veggia ha segnato un cambio di passo rispetto ai mesi precedenti, ma occorre prudenza nei giudizi per evitare di disorientare i cittadini con toni trionfalistici inappropriati". Dopo la Cisl, anche le Cgil di Reggio Emilia e di Sassuolo fanno il punto. Evidenziando "problemi oggettivi gravati dalla carenza di soluzioni alternative, e dal ritardo con cui gli Enti pubblici coinvolti hanno dato corso al confronto richiesto dalle organizzazioni sindacali, che avranno conseguenze negative sugli orari e sulla qualità di vita dei cittadini".
In ballo, come ben noto, ci sono le possibilità di ricorso allo smart working, agli orari flessibili, al car pooling e ad una ‘limitazione’ oraria del traffico pesante, rispetto alle quali i ragionamenti sono in corso. "Le misure che ad oggi si possono mettere in campo sono poche e in buona parte obbligate", scrive la Cgil, che aggiunge come "l’apertura delle parti datoriali ad una verifica degli orari di movimentazione delle merci è sicuramente una prospettiva interessante, ma al momento non vi sono certezze se non la buona volontà di tutte le parti coinvolte". Cgil chiede quindi "un protocollo condiviso tra Amministrazioni, parti sociali e parti datoriali: Confindustria deve farsi garante delle imprese associate perché agevolino i percorsi negoziali, eventualmente richiesti dalle rappresentanze sindacali presenti nelle imprese i cui dipendenti siano coinvolti dai disagi dei lavori".
s.f.