«Ciclisti costretti a uno slalom tra le auto»

UNO SLALOM tra le macchine, le altre biciclette e i pedoni. Con tutte le conseguenze in termini di pericolosità. E’ quello che si verifica ogni giorno da sette anni lungo via Roosevelt, all’altezza del vecchio ‘Mulino delle Pile’: dopo che è stato transennato perché inagibile, la ciclabile che passava dietro lo stabile è stata interrotta e i ciclisti sono costretti a scendere in strada, pure andando contromano, lungo quella che è una delle più trafficate arterie di Carpi. «Ogni volta che passo in quel tratto in bici per andare a casa ho paura di essere investita – esordisce Matilde Michelini – in quanto non esiste più la ciclabile e in quella strada le macchine vanno sempre molto veloci, nonostante la presenza anche di passaggi pedonali. Quello che noi chiediamo è di riavere la pista ciclabile a Cibeno, sia per una questione di sicurezza, sia perché noi giovani siamo molto attenti all’ambiente e vogliamo ridurre l’emissione di anidride carbonica nell’atmosfera. Siamo eco-free: ma se continueremo a non sentirci sicuri per strada, anziché la bicicletta dovremo usare la macchina».

«Si lamentano tutti nel quartiere – fa eco Sonia Callegani de Il Pane del Fornaio –. Per la situazione di degrado e soprattutto per la pericolosità per i ciclisti che vanno contromano perché la ciclabile si interrompe. Ci sarebbe come alterativa la deviazione che affianca i palazzi del quartiere, ma sono nati dei problemi perché le biciclette passavano sotto il porticato dei condomini. Senza contare le difficoltà per chi spinge passeggini o carrozzine».

«Il vecchio mulino è una struttura pericolosa – prosegue Jacopo Vaccari dell’omonima tabaccheria ed edicola –. Qualche anno fa a seguito di un temporale una parte del tetto si è scoperchiata ed è volata addosso alla macchinetta delle sigarette. E se ci fosse stata una persona in quel momento? La situazione è indecente oltre che pericolosa. Inoltre continuano a ridisegnare le strisce pedonali che dalla mia tabaccheria finiscono… nel nulla, in quanto non esiste un marciapiede e neppure uno spazio per i pedoni, sempre a causa della situazione del vecchio Mulino».

«DEVE ACCADERE l’irreparabile perché qualcuno decida di intervenire?», sottolinea Enrico Mazzoni di FotoMazzoni.

«Si tratta di una delle ciclabili storiche, usata da almeno 12mila residenti a Cibeno cui ci aggiunge la clientela di una ventina di negozi. Chi ha la responsabilità politica deve intervenire, non bastano due transenne a sistemare la situazione». «Proprio domani faremo una riunione sulla questione – interviene sul punto Marco Truzzi, assessore ai Lavori pubblici e al Patrimonio –. Entro l’anno completeremo un progetto per la messa in sicurezza della pista ciclabile e nel 2020 partirà il relativo cantiere. Il Mulino è un edificio privato, assoggettato a vincoli storico-artistici, ma noi intendiamo ripristinare un passaggio sicuro per i ciclisti».