OTTAVIA FIRMANI
OTTAVIA FIRMANI
Cronaca

Cinema Il giovane Tommaso nel film di Tonda

Ricucci, 13 anni, interpreta la figura del figlio di Nicola Calipari nella pellicola ’Il Nibbio’. La famiglia: "Per lui un’esperienza indimenticabile" .

Tommaso Ricucci (giacca chiara) nel cast del film ’Il Nibbio’

Tommaso Ricucci (giacca chiara) nel cast del film ’Il Nibbio’

Un po’ di ‘modenesità’ al cinema, grazie al nuovo film ‘Il Nibbio’, l’intenso racconto tratto da una delle pagine più drammatiche della recente storia nazionale. Il film, diretto da Alessandro Tonda e disponibile da oggi nelle sale, ripercorre la vita e il sacrificio di Nicola Calipari, l’agente dei servizi segreti italiani ucciso in Iraq nel 2005 durante l’operazione di salvataggio della giornalista Giuliana Sgrena. La pellicola, che vede protagonisti Claudio Santamaria e Anna Ferzetti nei panni di Nicola Calipari e Rosa Villecco, esplora non solo l’impegno professionale e il coraggio di Calipari, ma anche l’impatto che la sua assenza e la sua tragica morte hanno avuto sulla famiglia, in particolare sui figli. Ad interpretare il ruolo di Filippo Calipari, figlio dell’agente scomparso, è il giovanissimo attore modenese Tommaso Ricucci. "Per Tommaso – racconta la sua famiglia – è stata un’esperienza indimenticabile perché è stato un ruolo importante e perché ha lavorato con attori di grandissima esperienza, come Claudio Santamaria e Anna Ferzetti, con i quali ha avuto un bellissimo rapporto sul set, così come con il regista Alessandro Tonda".

Il film restituisce il punto di vista di chi ha vissuto il dramma non solo sul piano politico e mediatico, ma soprattutto a livello familiare e personale. ‘Il Nibbio’ offre infatti una prospettiva intensa e umana sugli eventi che hanno preceduto il tragico 4 marzo 2005, mettendo in luce il coraggio e la dedizione di Nicola Calipari nonché l’impatto emotivo del suo sacrificio.

"Resta centrale – commenta il regista – l’intenzione di celebrare la figura di Nicola Calipari, in chiave non retorica e artefatta, ma con un ritratto sincero e tridimensionale dell’uomo. Un ritratto che includa la sua dimensione emotiva e privata, e che renda giustizia al suo ruolo storico di portatore di una precisa visione valoriale e strategica, in anticipo sui tempi. In questo senso, ‘Il Nibbio’ contiene anche una profonda riflessione sul vero significato dell’eroismo e del sacrificio". Affidato al personaggio di Filippo Calipari c’è il dolore di un figlio che ha sofferto per la distanza e l’assenza forzata di un padre impegnato in missioni pericolose, e che ha poi dovuto elaborare la perdita in modo improvviso e traumatico: "Tommaso si è sentito molto onorato di interpretare questo ruolo, perché Filippo all’epoca dei fatti era un ragazzino della sua età che ha sofferto molto per quello che gli è successo. Dice di essersi immedesimato molto" raccontano i familiari del baby attore.

Proprio l’immedesimarsi nel dolore ha rappresentato una delle sfide più difficili da affrontare per Tommaso sul set: "La cosa più difficile è stata quella che lo ha anche reso orgoglioso di interpretare il ruolo: immedesimarsi in un bambino che aveva un padre molto assente per motivi di lavoro, e nella sofferenza che ha provato dopo la morte del padre". Una passione, quella del giovane Tommaso Ricucci, nata quasi per caso: "Abbiamo scoperto la sua passione per il cinema partecipando prima al casting e poi alle riprese del film ‘Rapito’ di Marco Bellocchio. Dopo quell’esperienza gli è stato consigliato di continuare, cosa che lo entusiasma molto".