«Cinghiali in aumento, è colpa del meteo»

Flavia Landi, prima donna a guidare l’Atc: «Senza neve riescono a trovare più cibo e a riprodursi. Ma danni alle colture sotto controllo»

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E’ il primo presidente donna dell’Atc, Ambito Territoriale Di Caccia, in Italia. Dallo scorso novembre Flavia Landi, 67 anni, Guardia ecologica volontaria, un passato nella scuola, è alla guida dell’Atc MO3 che comprende i comuni di montagna (Lama Mocogno, Pievepelago, Riolunato, Fiumalbo, Montecreto, Fanano, Sestola, Montefiorino, Palagano e Frassinoro).

Come è nata la sua elezione a presidente?

«Faccio parte degli Atc praticamente da quando sono nati, circa venti anni fa. Su proposta dell’allora responsabile della provincia, sono entrata come ambientalista. Ammetto che al tempo ho accettato con non particolare entusiasmo in quanto ero già molto impegnata con il mio lavoro a scuola e i miei figli. In effetti l’inizio non è stato particolarmente gravoso, poi gli impegni sono cresciuti, sono entrata a fare parte del consiglio direttivo e ora mi ritrovo presidente. Poi mi conosco: quando credo in certi valori non mi risparmio mai».

Da dove deriva la sua passione?

«Ha radici lontane: fino da piccola ha sempre particolarmente amato e rispettato l’ambiente». Un tema ‘caldo’ in Appennino è quello dei cinghiali che si spostano verso la valle e che anche di recente sono stati spesso causa di incidenti automobilistici lungo l’Estense...

«Il problema esiste e ne siamo consapevoli. Su da noi, come Atc 3, in montagna non si pone tanto la questione degli incidenti stradali causati dal loro improvviso attraversamento delle strade, tema che riguarda più l’Atc 2. Il punto più dolente è quello dell’agricoltura: peraltro lo stiamo affrontando bene con delle squadre di cinghialisti ben organizzati nelle giornate di uscita di caccia. Non solo: a livello di tutela dell’agricoltura viene fatta anche attività preventiva, ad esempio recintando un’area verde dopo la semina, per evitare che i cinghiali entrino».

Dunque ci sono abbattimenti programmati?

«Sono necessari in quanto gli animali selvatici vanno gestiti, ciò a tutela del territorio, degli agricoltori, dei cittadini e degli stessi animali che devono essere presenti in una densità proporzionata alla zona. C’è un notevole aumento di cinghiali: l’assenza della neve consente loro di trovare più cibo, le femmine sono più sane e robuste e possono procreare anche due volte in un anno».

La caccia come sta andando? «La caccia alla stanziale (lepri, fagiani) sarà riaperta a primavera. Ora è aperta quella al cervo e sta andando abbastanza bene. Nell’ambito dei Piani di gestione delle specie selvatiche che hanno impatto sul territorio viene calcolato il numero di animali che possono essere abbattuti e non può essere superato. Vengono censiti gli animali e di conseguenza i ricercatori tecnici (e non i cacciatori) stabiliscono il numero equo che può essere abbattuto per mantenere buone condizioni di equilibrio». Prima donna presidente Atc in Italia…

«Già, e per di più ambientalista e che non va a caccia. Io mi batto per la tutela dell’ambiente da anni, ho maturato una certa esperienza e penso di potere fare qualcosa di buono per questo territorio».

Maria Silvia Cabri