"Cinghiali in strada, paura e auto distrutta"

Incidente in via Palestro: sono sbucati all’improvviso tra la nebbia, il 24enne al volante non ha potuto evitarli. "Strada poco illuminata"

Migration

Una macchina distrutta, tanta paura e nessun risarcimento. E’ la brutta esperienza vissuta da un ragazzo di ventiquattro anni di Castellarano, mercoledì sera, percorrendo via Palestro a Sassuolo.

Erano circa le 22 quando il ragazzo, viaggiando sul tratto di strada che collega la rotatoria in prossimità dell’azienda Gazzotti a quella nei dintorni della piscina comunale, si è scontrato con alcuni cinghiali. "Erano due, presumibilmente mamma e figlio – racconta la madre del 24enne –; la via era completamente al buio e c’era anche un po’ di nebbia.

Tra l’altro dall’impatto la macchina, una Citroen C3, ha subito numerosi danni, tra cui i fari che non è stato più possibile riaccendere.

Ero a Fiorano, mio figlio inizialmente mi ha chiamata per avvisarmi dell’incidente, poi ho ricevuto una seconda chiamata dove mi comunicava che si sarebbe spostato nel campo al lato della strada a causa dell’eccessiva velocità degli automobilisti. Mi sono spaventata, così l’ho raggiunto quanto prima".

Sul quel rettilineo buio effettivamente le macchine talvolta tendono a superare facilmente il limite dei 50 chilometri orari.

"Ha avuto paura di essere travolto – continua la donna –, quando sono arrivata sul posto ho avuto modo di constatare che gli automobilisti vanno troppo veloce. E, nonostante la macchina in panne e le quattro frecce accese, nessuno si è fermato per fornire soccorso o quanto meno per chiedere se avesse bisogno di aiuto.

Anzi, una persona ha sorpassato la macchina di mio figlio, mentre dalla parte opposta sopraggiungeva un’altra auto, urtando la nostra portiera.

Era una macchina rossa ma non siamo riusciti a segnare la targa, il conducente è infatti scappato".

Ma il vero problema per la donna è la totale assenza di illuminazione in zona: "E’ buio pesto, i vigili ci dicevano di stare attenti perché lì la visibilità è scars a– sottolinea –. L’incidente non è dipeso da un’eccessiva velocità, mio figlio sarà andato circa ai 40 chilometri orari ma si è reso conto troppo tardi dei cinghiali, facendo così fatica a frenare. Complice anche la nebbia di mercoledì che ha peggiorato la visibilità su quel tratto".

Se il giovane, fortunatamente, è uscito illeso dall’impatto, i cinghiali e l’automobile invece hanno avuto la peggio.

"Purtroppo il cinghiale più piccolo è morto sul colpo mentre l’altro si è accasciato poco più avanti – continua la mamma – L’auto invece ha riportato diversi danni: il radiatore si è rotto, la frizione si è bloccata, la carrozzeria è danneggiata. Sarà una grossa spesa".

Data la pericolosità rappresentata dal rischio di scontrarsi con i cinghiali, la Regione ha dato avvio ad un progetto sperimentale al fine di ridurre il numero di incidenti, risarcendo i danni subiti qualora ve ne fossero gli estremi.

Su quel tratto, però, la presenza di fauna selvatica è segnalata, "per questo non saremo risarciti.

Anche se la strada fosse stata illuminata forse l’incidente sarebbe accaduto ugualmente ma è probabile che la portiera non sarebbe stata urtata da un altro veicolo in corsa; in quella zona non essendoci telecamere non abbiamo comunque potuto fare niente".

Il sindaco Menani però promette: "Quel tratto di strada verrà illuminato nel 2023".

Ylenia Rocco