Cisl: "Nei primi mesi aumentati del 20%"

"In Italia l’anno scorso so

no stati denunciati 555.236 infortuni (74.006 in Emilia-Romagna), contro i 554.340 del 2020 (67.816 in regione). Nel 2021 a Modena gli infortuni denunciati sono stati 13.829, in aumento del 15,2% rispetto al 2020 (12.005 infortuni).

A livello nazionale le morti bianche sono state 1.221 (più di tre al giorno), in calo rispetto alle 1.270 del 2020. In Emilia-Romagna nel 2021 si sono contate 110 vittime, contro le 119 del 2020. In provincia di Modena l’anno scorso le denunce di infortunio mortale sono state 14 (24 nel 2020). Il dato comprende i cosiddetti infortuni in itinere, cioè avvenuti nel tragitto casa-lavoro". Sono i dati fornti dalla Cisl Emilia Centrale nella Giornata dedicata alla sicurezza sul lavoro.

"Si continua a morire in particolare nei cantieri edili e nei campi, ma anche nel trasporto, logistica e facchinaggio.

Aumentano anche le denunce di malattie professionali. L’anno scorso sono state 55.288 a livello nazionale (+22,8% rispetto al 2020), 5.578 in Emilia-Romagna (+34,9%) e 547 a Modena (492 nel 2020).

"Rimettiamo al primo posto la tutela della salute delle persone nei luoghi di lavoro, che viene prima della produzione e del fatturato", dichiara Domenico Chiatto, segretario generale aggiunto della Cisl Emilia Centrale e responsabile delle politiche per la salute e sicurezza sul lavoro. Lo stesso Chiatto segnala nei primi due mesi del 2022 un ulteriore preoccupante aumento in Emilia-Romagna delle denunce di infortuni rispetto a gennaio-febbraio 2021.

"Sono cresciute mediamente del 20% - dice il sindacalista Cisl - L’aumento è del 18% nell’industria e servizi, ma addirittura del 42% nelle attività per conto dello Stato (sanità, scuola ecc.). Inoltre segnaliamo l’aumento delle denunce di infortuni delle donne: +25%, rispetto al +17% degli uomini".