"Cogorno, non c’è più tempo Subito la vasca di laminazione"

Pavullo, il sindaco Venturelli arrabbiato dopo l’inondazione di mercoledì: "E’ da un anno e mezzo che chiedo una soluzione a monte del paese, ma mi hanno risposto che non ci sono rischi".

"Cogorno, non c’è più tempo  Subito la vasca di laminazione"

"Cogorno, non c’è più tempo Subito la vasca di laminazione"

C’è rabbia, oltre a un po’ di rammarico, a Pavullo, dopo il nubifragio che ha messo a dura prova il paese mercoledì. E’ vero, così tanta pioggia in un tempo assai ristretto non era mai caduta almeno negli ultimi vent’anni (mercoledì la centralina dell’Aero Club ha rilevato una portata di picco di 223 millimetri all’ora), ma il canale tombato del Cogorno era già esondato in passato. L’ultima inondazione di via Marchiani si era registrata nel 2014: da lì si è iniziato a discutere dei progetti di adeguamento della rete fognaria di Pavullo, che al momento non prevede la separazione di acque bianche e nere e che grava proprio sullo stretto canale del Cogorno. Due i fronti: il problema degli allagamenti in centro, oramai non più rinviabile, e la gestione degli scarichi urbani nei momenti di piena. Il sindaco Davide Venturelli, mercoledì in campo in prima persona a spalare il fango, ora alza la voce: "È da quando sono arrivato un anno e mezzo fa che chiedo di poter avere un sistema di laminazione a monte del paese, per evitare eventi come questo - spiega -. Cittadini e attività commerciali non possono ogni volta che piove vivere il terrore che si allaghi tutto. Mi era stato risposto che non c’era pericolo e non c’era rischio… insomma, che va tutto bene. Per me tutto questo non va bene! Bisogna avere un sistema a monte dell’abitato di Pavullo che, nel momento in cui arriva l’acquazzone, impedisca all’acqua di riversarsi tutta sul collettore principale, ma anzi possa avere una cassa di espansione nella parte alta per evitare il sovraccarico e l’esondazione a valle del paese. Proprio mercoledì in mattinata avevo scritto ad Atersir una mail di sollecito per la sottoscrizione della convenzione che andrà a definire i progetti per il Cogorno, come le vasche di laminazione che potrebbero evitare l’allagamento della parte centrale di via Marchiani. Mi auguro - è lo sfogo - che l’evento sia di ulteriore sollecito agli enti preposti". A tal proposito, già mercoledì sera un responsabile Hera i ha effettuato un sopralluogo insieme al vicesindaco Alessandro Monti. Sul lato politico, ieri mattina si è recato a Pavullo il deputato del Pd Stefano Vaccari, che ha incontrato Venturelli: "Nei prossimi giorni il sindaco informerà il consiglio comunale e ho auspicato che in modo unanime ci sia una richiesta agli enti e alla Regione per accelerare le progettazioni e recuperare le risorse per realizzare gli interventi di messa in sicurezza a monte dell’abitato - ha sottolineato Vaccari . Il Pd è pronto a fare la sua parte e a dare il suo contributo per la sicurezza di Pavullo". Dal progetto di raddoppio della rete fognaria e delle vasche di laminazione, ipotizzate al Campo d’Aviazione, ne gioverebbero anche i residenti lungo la valle del Cogorno, da sempre alle prese con sgradevoli odori nei dintorni di casa quando piove e lo scolmatore del depuratore di via Molino Galeotto, a Pavullo, comincia a far defluire acqua non depurata: "Fortunatamente la piena dei giorni scorsi non ha fatto danni qui a valle - nota Rita Mammi del comitato per la salvaguardia del Cogorno -, anche se in più punti il torrente sta consumando gli argini. Bisogna riuscire a gestire l’afflusso per permettere all’acqua di scendere a valle gradualmente".

Riccardo Pugliese