"Col caro benzina rischio mazzata da 9 milioni"

Seta: consuntivo 2021 chiuso in pareggio con entrate straordinarie. Ma il 2022 preoccupa per l’aumento dei prezzi del carburante

Migration

Seta chiude in pareggio i conti del 2021, ma il 2022 si prospetta in forte salita. Lo evidenzia Antonio Nicolini, presidente dell’azienda che gestisce il trasporto pubblico su gomma nelle province di Modena, Reggio Emilia e Piacenza, secondo cui "se i prezzi dei carburanti manterranno a lungo questa tendenza, nel 2022 stimiamo maggiori costi per oltre 9 milioni di euro rispetto al 2021".

Inoltre, prosegue Nicolini, "non abbiamo alcuna garanzia circa il mantenimento anche nel 2022 di misure di sostegno e di ristoro da parte dello Stato, per compensare i minori introiti ed i maggiori costi sostenuti dalle aziende di trasporto pubblico". La situazione di quest’anno appare pertanto "per certi versi, ancora più complicata rispetto al biennio precedente. Risulta quindi evidente che sia necessario usare prudenza e cautela per garantire la sostenibilità e la tenuta dei conti aziendali in questo e nei prossimi anni".

Il consuntivo dell’esercizio 2021, approvato oggi dall’assemblea dei soci, registra intanto un utile netto di 32.336 euro, che sarà interamente destinato a riserva per rafforzare il patrimonio societario. "Seta è dunque riuscita a salvaguardare l’equilibrio economico-finanziario anche nel secondo anno consecutivo di straordinarie difficoltà per l’intero settore del trasporto pubblico – viene sottolineato – La tenuta dei conti, però è dovuta soprattutto alle risorse straordinarie stanziate a livello statale (come già avvenuto nel 2020) per la copertura dei mancati introiti e dei maggiori costi legati alla pandemia, al mantenimento del livello di corrispettivi dei contratti di Servizio anche in presenza di riduzione delle percorrenze, e alla conferma delle risorse aggiuntive stanziate dalla Regione per compensare la riduzione di capienza dei mezzi".

Introiti che hanno ad esempio compensato la riduzione del numero dei passeggeri. Gli utenti nel 2021 sono infatti stati 52,1 milioni, in ripresa rispetto all’anno precedente ma ancora lontani dal record di 69 milioni di persone trasportate nel 2019. I proventi dalla vendita di biglietti ed abbonamenti sono attestati a poco meno di 23 milioni di euro e l’attività di contrasto all’evasione è stata gradualmente intensificata permettendo anche di incassare circa 1,5 milioni di euro. Seta conferma infine il suo piano industriale che, avviato l’anno scorso, proseguirà nel 2022 e 2023, con investimenti complessivi per 80 milioni di euro di cui 30 in totale autofinanziamento. La priorità principale è investire nella flotta, per realizzare un deciso e profondo rinnovamento del parco mezzi che ha ormai raggiunto livelli critici di vetustà, si sottolinea: dopo gli 83 nuovi mezzi acquistati nel 2021, altri 100 circa entreranno in servizio nel 2022 ed ancora circa 100 nel 2023.