Nel giorno di apertura delle immatricolazioni per il nuovo Anno Accademico, una ‘spinta’ fortissima all’Università di Modena e Reggio Emilia arriva dalla consueta indagine del Censis (Centro Studi Investimenti Sociali) che ieri ha pubblicato la sua classifica relativa alle università italiane. Ebbene, Unimore è tra le prime dieci università italiane di grandi dimensioni (l’indagine suddivide gli atenei in cinque categorie: i mega atenei, i grandi, i medi, i piccoli ed i politecnici) con un punteggio generale di 85 punti; ma si conferma, ancora una volta, la migliore in assoluto per quanto riguarda l’occupabilità, con 105 punti.
L’analisi del Censis, infatti, ha posto in relazione, in modo articolato e analitico, alcune voci che qualificano l’efficienza generale degli atenei italiani: in particolare le borse di studio, comunicazione e servizi digitali, internazionalizzazione, servizi, strutture e, appunto, occupabilità. Trend consolidato. È importante sottolineare come la capacità da parte degli studenti laureati in Unimore di trovare quasi immediatamente un lavoro è elemento di eccellenza costante negli anni; basti pensare che nel 2020 il punteggio ottenuto dal Censis in questa particolare categoria è stata di 107. In termini generali è importante sottolineare come la tendenza anche per quanto riguarda la comunicazione ed i servizi digitali sia in crescita. Non solo per il nono posto generale ottenuto per questa particolare categoria, ma anche per i tre punti in più ottenuti rispetto all’anno scorso (dove il punteggio è stato di 94). Stabile, il risultato dell’internazionalizzazione rispetto agli anni precedenti, In ribasso. Al contrario, il trend risulta pericolosamente negativo per quanto riguarda le borse di studio e dei servizi in generale. Infatti, Unimore ha fatto registrare un calo di 14 punti dal 2017 ad oggi, passando dagli 86 di 5 anni fa ai 72 di oggi; mentre per quanto riguarda le borse di studio, il ‘picco’ statistico rilevato dal Censis si è avuto nel 2018 con 84 punti e da lì è iniziata una lenta discesa, con gli 80 punti del 2020, i 77 del 2021 ed i 74 di quest’anno.
Ma al di là di tutto, il quadro generale è particolarmente positivo come confermato dal Rettore di Unimore, il professor Carlo Adolfo Porro: "Siamo molto lieti di commentare questi dati particolarmente lusinghieri proprio nel giorno di apertura delle immatricolazioni per il prossimo Anno Accademico. L’alta percentuale di occupati e occupate è un dato che si perpetua da tempo e che ci rende, sotto questo profilo, uno degli atenei più attrattivi nel panorama nazionale. Un aspetto cruciale per studenti e studentesse che stanno scegliendo il loro percorso formativo e che nella nostra Università potranno fare affidamento su una didattica di qualità oltreché su un forte e consolidato legame con il territorio".
Ni.bo.