Concorso nazionale di filosofia, vince il liceo Muratori-San Carlo

I ragazzi e le ragazze del liceo Muratori-San Carlo di Modena vincono l’ottava edizione del Concorso nazionale di filosofia Romanae Disputationes. Oltre mille studenti e docenti da tutta Italia si sono riuniti per la prima volta in diretta streaming per le riflessioni finali del percorso iniziato a settembre sul tema urgente ’Affetti e legami. Forme della comunità’.

Gli studenti del liceo Muratori-San Carlo, accompagnati dal professore Alberto Cantini, hanno vinto il primo posto nella categoria video junior con un cortometraggio filosofico dal titolo ’Le-game’. Iniziato a settembre con la lezione del professore Francesco Botturi seguita da oltre 6000 studenti, il percorso di Romanae Disputationes, che ha portato le ragazze e i ragazzi a rielaborare il tema degli affetti e della comunità nei lavori scritti o video, culmina nella convention online nel confronto con grandi docenti dell’accademia italiana come il professor Massimo Cacciari (Università San Raffaele) e il professor Ivano Dionigi (Università Alma Mater Studiorum di Bologna). Durante la due giorni conclusiva si è tenuto il torneo di dibattiti filosofici Age contra per sostenere tesi opposte sul tema dell’anno e coordinato dal professor Adelino Cattani (Università di Padova). Le conclusioni dei lavori di quest’anno sono state affidate al professor Costantino Esposito (Università di Bari), presidente del comitato scientifico.

Anche il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha rivolto un saluto particolare a tutti i partecipanti e agli organizzatori dell’iniziativa.

"Siamo felicissimi di avere potuto lavorare insieme a centinaia di studenti e docenti, in un anno così difficile a causa della pandemia – commenta Marco Ferrari, docente e direttore di Romanae Disputationes. –Pur in una forma nuova, a distanza, le Romanae continuano a sfidare tutti sulle grandi domande della filosofia, riscoprendo la centralità degli affetti, dei legami che ne nascono e delle nuove forme di comunità a cui aprirci. Abbiamo scoperto che non esiste autentica affettività senza il dialogo con la ragione, e che una ragione anaffettiva non interessa a nessuno".