VINCENZO MALARA
Cronaca

Confcommercio, l’idea: "Servono gli ‘street tutor’. Controlli capillari senza militarizzare la città"

Il presidente di Confcommercio Marchesi punta sul modello anglosassone "Sentinelle in grado di interagire in tempo reale con le forze dell’ordine"

Confcommercio, l’idea: "Servono gli ’street tutor’ . Controlli capillari  senza militarizzare la città"

Il presidente di Confcommercio Marchesi punta sul modello anglosassone "Sentinelle in grado di interagire in tempo reale con le forze dell’ordine".

Modena, 24 agosto 2024 – Più agenti sul territorio, in particolare nei luoghi caldi, senza dimenticare due ingredienti fondamentali: integrazione e coesione sociale. Si è presentata con questi obiettivi la neo-assessora alla Sicurezza urbana Alessandra Camporota, riaccendendo un dibattito (in realtà mai sopito) su come rendere nuovamente vivibile una città ferita dai troppi casi di microcriminalità. Anche il tessuto economico soffre il problema dell’insicurezza diffusa e dal fronte dei negozianti cresce l’attesa per azioni concrete, in tempi brevi. Così, il giorno dopo l’esordio ufficiale, per la Camporota arrivano le prime richieste da approfondire. Una di queste è targata Massimo Marchesi, presidente di Confcommercio Città di Modena.

Cosa vi aspettate come associazione dalla neo-assessora?

"Le aspettative sono alte, visti i ruoli che la dottoressa Camporota ha avuto nell’arco della sua carriera professionale: nelle prossime settimane confidiamo di incontrarla per condividere con l’amministrazione un piano di azioni concrete per mettere in condizione le nostre imprese di lavorare in sicurezza e con serenità".

Che situazione generale percepite?

"Né migliore né peggiore di quella con cui conviviamo ormai da anni, perché Modena, come tante altre città, deve fare i conti con cicliche escalation malavitose, a cui si è aggiunta negli ultimi due anni l’emergenza criminale dei minori non accompagnati. Questo è un tema che va affrontato sul piano della sicurezza, ma anche trovando percorsi capaci di prevenire i reati con le organizzazioni modenesi che li accolgono".

L’idea, già ribadita più volte dal sindaco Mezzetti, e ripresa dalla neo-assessora, è quella di presidiare maggiormente alcune zone calde della città. Siete d’accordo?

"Dalla mia esperienza personale in via Gallucci (Marchesi è titolare del Griffin’s Irish Pub, ndr) posso dire che sicuramente incrementare i presidi di polizia serve a migliorare determinate aree, ma il problema è che poi la microcriminalità emigra altrove. Per questo, a mio parere, il lavoro della messa in sicurezza di Modena va fatto a 360 gradi, anche se è certamente corretto focalizzare i primi sforzi sui luoghi più esposti".

Uno degli obiettivi è avere più agenti sul territorio. Cosa ne pensa?

"Il presidio del territorio è certamente strategico, ma servirebbe un numero di uomini che dubito potranno arrivare e noi non vogliamo certo la militarizzazione dei nostri quartieri. Quando avremo modo di confrontarci con l’assessora, metteremo sul tavolo una proposta di matrice anglosassone con cui garantire un controllo capillare della città: una forma avanzata ed evoluta di ’street tutor’, che, senza compiti di polizia, potranno essere delle sentinelle capaci di interagire in tempo reale con le forze dell’ordine".

Quali altre proposte ritenete funzionali per la sicurezza?

"Credo sia importante rafforzare i già ottimi rapporti di collaborazione tra le imprese e le forze dell’ordine promuovendo incontri mirati con cadenza periodica: ciò con l’obiettivo, da un lato, di favorire un continuo scambio di informazioni sullo stato della sicurezza in città e dall’altro nell’ottica di diffondere maggiore cultura tecnologica tra chi gestisce un’attività".

Cosa intende?

"La tecnologia può essere di grande aiuto per difendersi dalle aggressioni criminali e dobbiamo lavorare, in partnership con le istituzioni, perché passi un concetto chiave: investire maggiormente in sistemi di sicurezza passiva, a partire dalle videocamere, protegge la propria attività, ma anche la città".

Un tema che sta molto a cuore al commercio è quello dell’illuminazione.

"Anche su questo tema ci sono ampi margini di miglioramento: siamo a disposizione per individuare, prima dell’autunno, le zone e vie che necessitano di maggiore illuminazione affinché sia possibile dare più sicurezza a commercianti e cittadini".