"Conosciamo la disperazione E ora noi aiutiamo gli altri"

Pietro e Maria Luisa hanno perso tuttio nel terremoto a L’Aquila "Abbiamo portato un po’ di spesa alla famiglia di Castelfranco"

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Perdere tutto, precipitare improvvisamente in un baratro in cui tutte le certezze sono svanite. Maria Luisa Tagliafierro e il marito Pietro Russo, titolari di due pizzerie a Modena, sanno bene cosa significa: nel 2009 vivevano a L’Aquila e la notte del 6 aprile gli è crollato il mondo addosso. Una sensazione che hanno rivisto nel messaggio disperato di una famiglia di Castelfranco trasmesso dal telegiornale di Trc qualche giorno fa: non ci hanno pensato due volte, hanno portato alla famiglia una borsa carica di generi alimentari e domenica gli porteranno il pranzo di Pasqua. La coppia di Castelfranco, con due bambini, è rimasta senza lavoro a causa del coronavirus, lui faceva l’operaio e il fotografo ai matrimoni per arrotondare, la moglie lavorava come addetta alle pulizie part-time. Maria Luisa e il marito Pietro sono originari della costiera amalfitana e a Modena gestiscono le pizzerie in via Buon Pastore e via Canalino, in centro storico. "Sappiamo cosa vuole dire perdere tutto, ci siamo passati anche noi e quando siamo arrivati a Modena siamo stati aiutati" spiega Maria Luisa Tagliafierro. "Abbiamo vissuto a L’Aquila per nove anni , avevamo una pizzeria di fronte alla Casa dello studente. La notte del 6 aprile abbiamo perso tutto..". Ripensando ai ragazzi che venivano nel suo locale e sono morti sotto le macerie la voce si rompe dalla commozione.

"Con nostro figlio che aveva appena cinque anni siamo riusciti ad arrivare in costiera amalfitana e dopo qualche tempo ci siamo trasferiti a Modena doveva alcuni parenti gestivano una pizzeria". Ricominciare da capo non è stato facile, "non avevamo nulla e siamo stati aiutati: un giorno un signore, che ha voluto restare anonimo, ha portato nella pizzeria dei nostri parenti le chiavi di un appartamento che era a nostra disposizione". Un gesto di solidarietà e affetto inaspettato, "siamo rimasti senza parole, siamo stati nel suo appartamento per un paio di mesi e non ha voluto nemmeno i soldi delle bollette". Così’ quando Maria Luisa e il marito hanno sentito l’sos mandato da Castelfranco hanno voluto aiutare così come loro sono stati aiutati dieci anni fa. "Gli abbiamo portato un pò di spesa e gli abbiamo detto che per un mese possiamo aiutarli - spiega - domenica gli cucineremo il pranzo di Pasqua e glielo porteremo: sarà un menù della tradizione napoletana, paccheri con i ragù, agnello con patate e pastiera. Fare un piatto di pasta in più non ci costa nulla".