Consiglio, a Polinago si fa da casa con Skype

Il sindaco Tomei ha guidato la svolta tecnologica: il bilancio è stato votato senza intoppi. "E nessuno ha mancato l’appuntamento"

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Martedì sera, a Polinago si è svolta la prima seduta del Consiglio comunale in videoconferenza con tutti i consiglieri e anche il sindaco seduti a casa. E così anche il segretario comunale Gianpaolo Giovannelli e il ragioniere capo Tiziano Zironi. Anche il Comune di Modena, qualche giorno fa, ha utilizzato la videoconferenza per la seduta del Consiglio, ma alcuni amministratori erano in sala, altri in diverse sedi e alcuni a casa. A Polinago, invece, nessuno si è mosso dal salotto.

Fra gli argomenti all’ordine del giorno, c’era anche l’approvazione del bilancio preventivo che è passato con i voti della maggioranza. Non sono previsti aumenti di imposte a carico dei cittadini: stop all’addizionale Irpef e un ritocco all’insù, obbligatorio, dell’aliquota Imu per le case di lusso (a Polinago non ce ne sono di quella tipologia). Che il sindaco Gian Domenico Tomei sia molto avvezzo alla tecnologia, lo abbiamo visto da tempo. Del resto, proviene da un’azienda con sedi in tutto il mondo e la videoconferenza era quasi quotidianità. Nel 2000, da presidente della Comunità montana del Frignano, nella sede di Pavullo aveva attivato una sala per la videoconferenza a disposizione anche delle aziende. Meno di un anno fa quando è stato eletto presidente dell’Upi ha avviato il medesimo sistema per le riunioni del Consiglio, per evitare che persone da tutta la regione dovessero raggiungere Bologna. Agli inizi di marzo scorso, sul suo profilo Facebook ha pubblicato la notizia che non convocava più riunioni "fisiche" e che aveva attrezzato tre postazioni per videoconferenze, una nell’ufficio in Provincia a Modena, una nel Municipio di Polinago e una nel soggiorno di casa. "In sette giorni – raccontò – ho partecipato a 19 videoconferenze, evitando di percorrere 620 chilometri e risparmiando nove ore di viaggi". Tenendo conto dell’esperienza lavorativa del passato e della necessità di evitare l’assembramento di persone, si è arrivati alla seduta del Consiglio comunale a distanza. "E’ stata una prima esperienza positiva e abbiamo mantenuto le date che ci eravamo posti prima del Coronavirus – spiega Tomei –. Grazie a questo sistema eravamo tutti presenti, non ricordo se si è mai svolto un Consiglio con tutti presenti. Abbiamo voluto mantenere la data fissata al 31 marzo, anche se era possibile rinviarlo. Con i capigruppo Simona Magnani e Giovanni Franchini ci siamo accordati di farlo con l’utilizzo di Skype in videoconferenza, cosa ora consentita. Utilizzando questa modalità avevo già fatto una comunicazione di Giunta, poi, superata la prova tecnica della settimana scorsa, abbiamo proceduto".

Il Consiglio comunale a distanza avrà un futuro? Tomei non lo esclude anche se riconosce che la presenza delle persone permette un miglior dialogo, nonostante l’altra sera il dibattito non sia mancato.

La verifica dei voti espressi dai consiglieri normalmente avviene per alzata di mano, in videoconferenza il segretario ha dovuto fare l’appello per ogni argomento posto al voto e ascoltare il consigliere pronunciare il sì, il no o l’astensione.

Walter Bellisi