Consiglio, bagarre sul numero legale

Ancora tensioni in consiglio comunale a Fiorano, dove l’ultima riunione, martedì, ha ‘rischiato’ di saltare a causa della mancanza del numero legale, recuperato dopo un’interruzione della seduta e solo grazie al ‘provvidenziale’ arrivo in aula di un consigliere di maggioranza.

Precettato telefonicamente, però, almeno ad avviso di quelle minoranze che si scagliano contro la "conduzione autoritaria e – dice il capogruppo di Forza Italia Roberto Montorsi – palesemente di parte" dei lavori consiliari da parte del presidente Alessandro Reginato, tra l’altro già oggetto in passato delle critiche delle opposizioni.

Le opposizioni martedì, dopo due ore di discussioni tra battibecchi e alterchi, hanno lasciato l’aula per protesta, mettendo a repentaglio la ‘tenuta’ di quel numero legale garantito invece per un altro, brevissimo, tratto di riunione dai due consiglieri del gruppo misto Stefano Manfredini e Donato Gualmini. Che hanno tuttavia annunciato, a loro volta, l’intenzione di abbandonare l’aula, dalla quale erano già usciti, oltre a Montorsi, anche Graziano Bastai della Lega e Fabio Martinelli di Fratelli d’Italia. Morale? Assemblea ‘azzoppata’, e pausa dei lavori che ha dato modo ad un consigliere del partito democratico di raggiungere Casa Corsini e ripristinare quel numero legale necessario al consiglio per ultimare i lavori, con la discussione dell’ultimo punto che ha visto rientrare anche uno dei due consiglieri del Gruppo Misto – Manfredini – che ha presentato, come da programma, un suo ordine del giorno. "Un caos generale", stigmatizza ancora Montorsi, e non meno critico è Manfredini che già aveva fatto presente, ben prima della sospensione e a margine di un suo ‘scontro’ con il consigliere di maggioranza Maria Luisa Cuoghi, come non ci siano, in consiglio comunale a Fiorano, "i presupposti per lavorare serenamente".

s.f.