Consulenza alla moglie di Foti, tre indagati

Migration

TRE NUOVI indagati modenesi dalla Procura di Reggio Emilia con l’accusa di abuso d’ufficio dopo la notizia della consulenza affidata dall’Unione Comuni Area Nord (Ucman) alla psicologa Nadia Bolognini, dopo il suo arresto. A seguito dell’esposto alla Corte dei Conti e alla denuncia dei consiglieri modenesi di FI, Antonio Platis e Mauro Neri, che sarà depositata stamane presso le Procure di Modena e Reggio Emilia sul caso dell’affido mascherato dell’Ucman alla psicoterapeuta Bolognini, agli arresti domiciliari per il caso di Bibbiano degli affidi illeciti, si allarga lo scandalo dei bambini strappati alle famiglie con altri tre iscritti nel registro degli indagati. La psicologa era ai domiciliari assieme al marito psicoterapeuta Claudio Foti, a capo della struttura Hansel e Gretel di Torino, ma l’Unione il 3 luglio scorso le affidò un incarico ‘mascherato’, tramite la casa famiglia Madamadore, nel Parmense, collegata a doppio filo con Hansel e Gretel, alla tariffa di 170 euro l’ora, ben 35 in più rispetto a quella praticata dal centro La Cura di Bibbiano per due sedute rivolte a una ragazzina di Mirandola. La determina dei Servizi Sociali del Comune di Mirandola era stata varata mentre la Bolognini era ai domiciliari. Ieri, tuttavia, sono emersi altri nuovi particolari. «Il 3 luglio – dichiarano Platis e Neri – l’Unione ha affidato retroattivamente un incarico alla Bolognini: si tratta di un assurdo e gravissimo debito fuori bilancio», che ha fatto scattare una nuova interrogazione parlamentare firmata dal senatore di Fi Enrico Aimi, «per sapere perché dal 2017 la giunta PD dell’Unione ha scelto di andare a Bibbiano per curare la ragazzina in un centro privato e oneroso». Secondo Fi, «l’ulteriore anomalia si trova nella ‘famosa’ determina del 3 luglio 2019 in cui l’Ucman impegna i fondi, 13.589 euro, dal 1° giugno 2019, aumentando, in modo retroattivo, l’importo alla casa famiglia da 110 a 127 euro al giorno per coprire i maggiori costi per le sedute della moglie di Foti (170 euro l’ora). Tecnicamente – sottolinea Platis – si tratta di un debito fuori bilancio. Senza contare che se ai Servizi Sociali di Mirandola fosse stata a cuore la vicenda umana della minore avrebbe agito diversamente chiedendo un nuovo progetto, invece nulla». Quanto fotografato dalla determina cristallizza, secondo FI, anche la posizione dell’Ausl che «ha controfirmato il progetto e avvallato la spesa di 170 euro l’ora (35 in più della già astronomica cifra di Bibbiano) senza batter ciglio. Mirandola è peggio di Bibbiano, un ennesima vergogna per la Bassa Modenese».

Viviana Bruschi