«Continueremo a sostenere il commercio»

Alberto Crepaldi nuovo segretario di Confcommercio Modena: «Ci aspetta la sfida sul digitale. Turismo, si può fare di più»

Alberto Crepaldi è il nuovo segretario generale di Confcommercio Modena. Classe 1970, laureato in legge e giornalista professionista, Crepaldi vanta un’esperienza di oltre 15 anni nel mondo associativo. Fresco di nomina da parte del consiglio direttivo, abbiamo discusso con lui dei temi caldi che caratterizzeranno il suo corso.

Qual è lo stato di salute della rete commerciale di prossimità?

«Abbiamo realizzato la campagna #regalaresponsabilmente per lanciare un messaggio chiaro, che ribadiremo con altre iniziative simili: la rete degli esercizi commerciali è da valorizzare e salvaguardare e, dopo la sbornia dei grandi centri commerciali, fa piacere che nelle Istituzioni e nei consumatori stia maturando una nuova consapevolezza sul ruolo fondamentale dei negozi anche come elemento di qualità urbana, di servizio ai cittadini, di aggregazione sociale».

In questo quadro che ruolo può avere il tessuto economico nel contrasto al degrado e all’insicurezza?

«Penso sia fondamentale che nei processi di riqualificazione e rigenerazione urbana il commercio sia un fattore decisivo, che va sostenuto e incentivato con tassazioni agevolate, bandi mirati, e più nel complesso con risorse dedicate di cui devono farsi carico i principali attori economici del territorio».

Il binomio turismo-Modena è sempre più forte. Si sta facendo abbastanza?

«Modena, grazie in particolare ai nostri albergatori, a Modenatur, alla Camera di Commercio, alla svolta voluta dal Sindaco Muzzarelli in occasione dell’Expo, al visionario Massimo Bottura, ha sviluppato negli ultimi anni una buona vocazione turistica, che va ulteriormente potenziata, dando vita ad un’unica struttura operativa provinciale, su cui fare confluire le risorse pubbliche e private».

La concorrenza tra le piccole attività e l’e-commerce sembra il classico scontro Davide contro Golia. C’è una ricetta per arginare l’effetto cannibalizzazione?

«I negozi sono alle prese con una competizione a tratti selvaggia con colossi del web che peraltro pagano meno di un ventesimo delle tasse sborsate dai nostri imprenditori. Nello stesso tempo dobbiamo fare i conti con una digitalizzazione dell’economia che sta cambiando i suoi paradigmi: su questo terreno le associazioni si giocano un pezzo importante della propria capacità di essere interpreti efficaci dei bisogni e delle sfide delle aziende, attrezzando i nostri imprenditori ai cambiamento in atto».

Le elezioni regionali sono a un passo. Cosa ti aspetti dalla prossima legislatura?

«Ora più che mai, con prospettive di crescita deboli, serve un autentico gioco di squadra con le amministrazioni pubbliche, il mondo bancario, le Fondazioni e tra le stesse associazioni economiche per aggredire materie come tassazione, burocrazia, legalità, infrastrutture, credito. Dal futuro governo regionale ci aspettiamo un consolidamento delle azioni a sostegno dell’imprenditoria, ma un maggiore sforzo sul tema della semplificazione ed in aiuto del commercio dei nostri centri storici e dei nostri quartieri».