"Contro le bollette alle stelle aiuti del governo insufficienti"

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Il Governo non conferma la riduzione delle accise sui carburanti, il cui prezzo quindi aumenterà, ma nella Legge di bilancio prevede "un contributo agli Enti locali sui rincari dell’energia di soli 350 milioni, molto più basso rispetto alle esigenze effettive stimate da Anci in un miliardo, e poi, con una scelta paradossale, propone una riforma fiscale che si tradurrà in minori risorse per i Comuni: 50 milioni di euro in meno in seguito all’applicazione della flat tax ai lavoratori autonomi". Lo ha spiegato il vice sindaco di Modena e assessore al Bilancio Gianpietro Cavazza rispondendo in Consiglio comunale all’interrogazione sulle risposte che l’Amministrazione può dare al "caro bollette" presentata dal capogruppo del Pd Antonio Carpentieri.

L’interrogazione critica la mancanza di provvedimenti a favore delle famiglie nella proposta di Legge di bilancio del Governo e chiede quali interventi preveda invece il Comune, quale sia l’impatto del caro bollette sul bilancio dell’ente e quale la situazione in termini di povertà delle famiglie modenesi.

Cavazza ha ricordato l’intervento da 200 mila euro contro la povertà energetica definito con l’ultima variazione di bilancio (altri 500 mila euro sono stati stanziati per il 2023), che consentirà di assegnare contributi economici alle famiglie colpite dall’aumento delle spese dell’abitare (dagli affitti alle utenze energetiche) e già seguite dai Servizi sociali. Rispetto ai rincari delle bollette comunali, invece, tra illuminazione pubblica e utenze l’aumento complessivo è stimato in circa nove milioni di euro, passando da un costo iniziale di 13 milioni a una cifra che a fine anno sarà intorno ai 22 milioni di euro, con un impatto significativo sul bilancio comunale di quest’anno.