Corni, le risposte tardano "Lavoriamo sulla prevenzione La sicurezza è una priorità"

Il provveditore dopo la ’minaccia’ di mobilitazione dei sindacati: "Cerchiamo soluzioni". Il presidente della Provincia: "Al più presto offriremo proposte concrete contro i problemi".

Corni, le risposte tardano  "Lavoriamo sulla prevenzione  La sicurezza è una priorità"

Corni, le risposte tardano "Lavoriamo sulla prevenzione La sicurezza è una priorità"

Preferisce non definirlo "problema Corni" per non criminalizzare una scuola, ma riconosce che la "situazione è complessa e critica". Il dirigente dell’ufficio scolastico provinciale Veronica Tomaselli, a margine dell’inaugurazione di un laboratorio al Cattaneo-Deledda (di cui parliamo più avanti) ha fatto il punto sul caso Corni, l’istituto a doppio indirizzo (tecnico e professionale) di largo Aldo Moro che in poche settimane ha visto per ben tre volte l’intervento della polizia. "Stiamo lavorando con i dirigenti scolastici per mettere in campo azioni di prevenzione, da questi tavoli escono proposte... il tema della sicurezza è al primo posto", ha detto Tomaselli. "La situazione è ben nota, me ne sono occupata fin da subito e stiamo lavorando sulla prevenzione, stiamo cercando soluzioni". Il provveditore non nega una situazione sotto gli occhi di tutti, ma nelle sue parole si legge un invito a stemperare le polemiche. I sindacati, del resto - dopo che tre giovani ’intrusi’ venerdì hanno fatto irruzione in una classe del Corni, spintonando una docente e mandando all’ospedale un alunno - sono stati chiari: "Insegnanti e studenti non possono più aspettare, bisogna trovare subito una soluzione – hanno detto in un documento unitario le varie sigle – non escludiamo mobilitazioni".

In particolare, i sindacalisti si aspettano risposte da presidi, provveditore e presidente della Provincia. Quest’ultimo, Fabio Braglia, spiega: "Abbiamo aperto un tavolo costante tra Provincia e ufficio scolastico provinciale di Modena ed incontreremo le organizzazioni sindacali al piu presto, con l’obiettivo di dare risposte concrete ai problemi evidenziati – assicura Braglia – In queste settimane abbiamo operato in stretto raccordo con l’ufficio scolastico territoriale, seguendo con attenzione le vicende che hanno riguardato le assegnazioni delle classi prime del prossimo anno scolastico. L’ottimo lavoro dell’ufficio scolastico provinciale e della dottoressa Tomaselli ci confermano quanto sia fondamentale la collaborazione tra i diversi soggetti istituzionali per assicurare un’offerta didattica di qualità che garantisca a studenti e famiglie il miglior percorso di crescita possibile. La scuola modenese è da sempre di grande qualità e non mancherà mai di esserlo. Perché questo avvenga occorre tuttavia che le agenzie educative cooperino attivamente (scuola, famiglie, istituzioni) per l’obiettivo comune che sono i nostri ragazzi".

L’episodio di venerdì è solo l’ultimo in ordine di tempo. L’istituto, infatti, ’soffre’ anche della condivisione di alcuni spazi tra i due indirizzi. Proprio nel cortile condiviso da Iti e Ipsia, alcune settimane fa, un docente del tecnico ha denunciato di essere stato aggredito dai ragazzi del professionale dopo averli ripresi perché fumavano. Oltre a questa denuncia, in Procura c’è anche un’altra inchiesta piuttosto grave. Una docente, ora sospesa, è indagata per adescamento di minore, per aver tenuto atteggiamenti ’osè’ all’interno di una classe di alunni minorenni, comportamenti ripresi col telefonino: il video è in mano alla polizia.

val. b.