Coronavirus Modena, Palagano riscopre il baratto. "Nessuno è solo"

Costrignano, gli abitanti si sono organizzati con una rete solidale. I giovani aiutano i più anziani e le rezdore cucinano per tutti

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Palagano (Modena), 6 aprile 2020 - «Mia moglie Rosetta prepara la pasta al ragù o le polpette da consegnare a chi ne ha più bisogno, perché oggi un pasto caldo non è poi così scontato. C’è chi invece ci porta il pane fresco, appena sfornato o il latte. Oggi uno dei miei vicini è venuto a sorpresa col trattore in giardino e mi ha tagliato l’erba: sa che ho male alla schiena e da solo non ce la farei. Siamo un’unica grande famiglia; la solidarietà è commovente". Gli abitanti della valle del Dragone, in Appennino, hanno costruito un’unica grande rete per non lasciare da solo nessuno. Una sorta di baratto dell’amore: c’è chi impasta il pane per tutti, chi consegna il latte e i piccoli grandi commercianti che consegnano la spesa anche nelle abitazioni più lontane, ‘macinando’ chilometri ogni giorno affinchè soprattutto i cittadini anziani possano sempre contare su un po’ di carne fresca, pane, latte ma pure il giornale.

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A spiegare quanto sia importante ogni piccolo gesto dei residenti della valle del Dragone è Luigi Bardelli che vive a Ca’ Boccino, antica borgata di Costrignano. "Le nostre giornate sono comunque piene: si vive come una volta tagliando l’erba, spaccando legna per la stufa, riscoprendo anche tante cose dimenticate, mentre in casa mia moglie Loretta prepara tagliatelle, dolci, tortellini modenesi, ragù e polpette in quantità. Quello che oggi manca di più – spiega Bardelli – è il contatto con i figli, gli amici e le belle chiacchierate che si scambiavano a cena insieme. Tra cittadini della valle ci vediamo tenendo le giuste distanze e i dispositivi di protezione ma con un unico scopo: aiutarci l’un l’altro. Siamo infatti riusciti a costruire una sorta di rete della solidarietà: gesti spontanei arrivati dal cuore. Alcuni amici del paese e della borgata ci portano il pane fatto in casa da loro, la spesa alimentare, la spesa della macelleria e il giornale dall’edicola. Si sta a distanza; lasciando le buste fuori dalla porta e salutandoci con un cenno della mano. La farmacia di Palagano, ovvero il nostro Comune di riferimento distante 8 chilometri, si preoccupa di mandarci le medicine attraverso amici e volontari del 118. La solidarietà espressa dagli abitanti di questa valle montanara è la cosa più bella riscoperta in questo periodo e non ci sono parole per ringraziare tutti: qui la solidarietà è proprio nel Dna".

Bardelli spiega infatti come ci siano anche cittadini in gravi situazioni economiche. "Non li lasciamo certo soli: ieri ho portato ad un signore la pasta fatta in casa da mia moglie Loretta e un po’ di polpette. Un ragazzo, invece, ha lasciato quindici euro al supermercato affinchè, al termine del turno, la responsabile gli portasse qualcosa da mangiare. Facciamo a turno affinchè non resti mai senza il pranzo o la cena. La cosa più bella? I gesti dei giovani. Qui fanno a gara per aiutarci e per non farci uscire di casa. Da Palagano il mio amico commerciante tutti i giorni mi porta il giornale.

Poi c’è Manuela, negoziante del paese che percorre tanti chilometri per consegnare a tutti la spesa. Qui nessuno si tira indietro e si aiuta chi ha bisogno. C’è un grande cuore da parte di tante persone". Infine Bardelli ringrazia il sindaco, Fabio Braglia: "Si preoccupa costantemente per la salute dei suoi concittadini. Ci fa sentire al sicuro".