Coronavirus, manager modenese in Cina. "Un aereo militare ci riporterà in Italia"

Talignani racconta la situazione a Wuhan: "In giro non c'è nessuno". E spiega il percorso che lo attende

Michael Talignani, bloccato in Cina per il Coronavirus

Michael Talignani, bloccato in Cina per il Coronavirus

Modena, 1 febbraio 2020 - “Ieri abbiamo saputo che un aereo militare ci verrà a prendere e che lunedì saremo in Italia: finalmente". Michael Talignani, manager modenese che si trova a Wuhan per un'azienda importante nel settore della ceramica, racconta all'AdnKronos la situazione che si è creata dopo la diffusione del coronavirus, che ha provocato oltre 200 morti e migliaia di infettati.

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Talignani vuole tornare a casa, non vede l'ora di arrivare in Italia: “Il sospiro di sollievo lo farò quando le ruote dell'aereo toccheranno il suolo italiano, certo non potrò subito riabbracciare i miei cari, ma va bene, sarò comunque più tranquillo". Infatti, sarà alloggiato con gli altri connazionali che verranno rimpatriati in un'area militare. “Alla Cecchignola, mi pare, dovremo restare lì per almeno 15 giorni, dopo potrò raggiungere mia moglie e i miei due figli a Modena”.

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Il lieto fine dopo giorni in cui ha vissuto “una sensazione di impotenza”. "E' dal 22 gennaio scorso che siamo chiusi in hotel – continua Talignani - non possiamo uscire e la situazione è pesante: la preoccupazione del contagio, il pensiero dei familiari in Italia, sono sposato e ho due figli, e poi non poter uscire, dover rimanere sempre confinati in hotel è veramente difficile. La tensione sale, soprattutto quando non sai se riuscirai a tornare a casa”.

Talignani descrive poi la situazione a Wuhan: "Nessuno direbbe mai che qui ci vivono 11 milioni di abitanti per la città non c'è nessuno, è tutto chiuso negozi, ristoranti, uffici, tutte le saracinesche sono abbassate, porte sprangate; in giro ci sono solo mezzi di soccorso, ambulanze e polizia che controlla che non avvengano atti di sciacallaggio, ma la popolazione è molto, molto disciplinata e non ve ne sono stati". "Contraccolpo per l'economia? Sicuramente per la città, ma anche per il Paese - dice ancora Talignani - diverse aziende europee hanno sede proprio qui a Wuhan e sono ferme, la Cina esporta tantissimo: l'impatto economico sarà pesante".