Coronavirus movida Modena, il sindaco: "Basta assembramenti"

Il sindaco Muzzarelli: "Useremo anche la videosorveglianza". E ai ragazzi: "Rispettate le regole o saremo costretti a richiudere tutto".

La movida modenese

La movida modenese

Modena, 26 maggio 2020 - «È necessario responsabilizzare t utti i cittadini, non si può pensare che le colpe siano solo degli operatori commerciali. Capisco la voglia di incontrarsi dopo tante settimane, ma anche i giovani devono capire che le misura di distanziamento vanno rispettate. Il rischio del Coronavirus è ancora molto alto". Il sindaco Gian Carlo Muzzarelli guarda con un po’ di preoccupazione i dati sulla movida nel fine settimana. E annuncia l’arrivo anche a Modena degli assistenti civici se si concretizzerà il bando della Protezione civile. Sindaco Muzzarelli, dopo le immagini delle serate in centro nel primo fine settimana crede sia necessario il ‘pugno di ferro’ per l’estate ormai alle porte? "Noi vogliamo continuare a far vivere la città, ma i prossimi giorni sono fondamentali per valutare la curva epidemiologica. Se il contagio tornasse a crescere bisognerebbe ricominciare con le chiusure. Nessuno di noi lo vuole". Le forze dell’ordine hanno già dimostrato inflessibilità, lei è d’accordo? "Non entriamo nel merito delle singole sanzioni, ma è chiaro che bisogna intensificare l’attività per evitare il rischio di assembramenti serali soprattutto fuori dai locali. Così come bisogna fare attività di educazione e informazione sul corretto utilizzo della mascherina e dei dispositivi di protezione personale utili nei diversi contesti. Se arriveranno, anche gli assistenti civici annunciati dal governo potranno dare una mano". A proposito di assistenti civici, lei si è detto preoccupato per un eccesso di centralismo... "Non si può rinunciare a nessun strumento utile a rafforzare le iniziative di educazione, informazione e prevenzione sul rispetto delle misure per contrastare e contenere il diffondersi del virus, a partire dal distanziamento fisico, all’insegna del senso di responsabilità personale e collettiva. È chiaro che ci deve essere un impegno anche sul fronte della formazione di questi assistenti civici, così come devono esserci garanzie che i costi assicurativi non vengano scaricati sui Comuni e che la nuova figura si possa inserire senza problemi nel sistema della Protezione civile". Ci saranno maggiori controlli nelle prossime settimane? "Confermiamo una particolare attenzione per prevenire questi fenomeni e intervenire sulla base delle segnalazioni, già oggi numerose. Quindi si prevede una specifica attività di controllo da parte delle pattuglie e attraverso la videosorveglianza. Il coordinamento di questa attività è svolto da Prefettura e Questura". Gli operatori si sentono accusati ingiustamente per gli assembramenti. "Gli operatori devono essere richiamati al senso di responsabilità per garantire la ripresa dell’attività in condizioni di sicurezza per tutti. A questo scopo nell’ordinanza sui dehors sono state previste disposizioni puntuali per l’organizzazione di questi spazi all’aperto, che potranno essere ampliati. Ma ciascuno di noi ha la responsabilità di rispettare le misure di prevenzione se vogliamo che la città riparta".