«Coronavirus? Per il turismo è una sorta di 11 settembre»

L’esperta Martinelli, titolare agenzia Exagon, spiega le difficoltà «Il peggio è per chi lavora con le visite di istruzione»

Migration

«Le informazioni su quelle che sono le misure adottate dagli altri paesi sono spesso confuse e in molti casi si accavallano, ma è fuor di dubbio che per quel che riguarda il nostro settore, lunedì sia stato una sorta di 11 settembre». Rita Martinelli (foto) titolare dell’agenzia di viaggi Exagon di via Giardini, ha trascorso buona parte della domenica e dei giorni successivi al telefono con i propri clienti che l’hanno letteralmente bombardata di richieste.

Martinelli, com’è cambiata la sua quotidianità negli ultimi, difficili, giorni in cui è esploso il coronavirus?

«Direi in maniera radicale: alle 7 di mattina ero già collegata in chat e video con le associazioni di settore per capire come comportarmi. Nel mio caso abbiamo dovuto cancellare un solo volo diretto verso l’Oriente, ma ho delle colleghe che si occupano, in particolare, di viaggi d’istruzione e per loro è davvero un duro colpo visto che in un batter d’occhio sono stati cancellati tutti».

In molti, nel settore, sottolineano che i danni saranno ancor più grandi visto che è questo il periodo dell’anno in cui di solito si iniziano a programmare e prenotare le vacanze estive.

«Il momento è sicuramente delicato anche perchè si va aggiungere ad una serie di sfortunate circostanze, penso agli incendi in Australia e alle presunte velleità belliche americane, in cui alcune zone del mondo non erano particolarmente gettonate...In questo senso però, credo che ci voglia più che mai sangue freddo e tanto buonsenso».

A chi vuole comunque concedersi una vacanza quali consigli si sente di dare?

«É difficile essere precisi al 100% perchè non si hanno ancora informazioni così dettagliate su tutte le variabili, ma è altrettanto vero che, per esempio, nelle località caraibiche non si registrano restrizioni particolari se non quelle ormai note...»

Restrizioni che quindi riguardano i cosiddetti passeggeri della zona rossa’?

«Esattamente, insomma uno che è di Modena al momento può partire tranquillamente per Cuba...».

E quali sono i paesi che invece potrebbero prendere una posizione forte nelle prossime ore?

«Israele mi sembra stia valutando misure restrittive, più in generale, ovviamente, mi sento di sconsigliare tutta l’Asia... meglio aspettare un attimo

A chi viaggia, più in generale, quali consigli si sente di dare per ridurre al minimo il rischio del contagio?

«Mi sento di dare quei consigli che, di fatto, sono universali e andrebbero adottati non solo in questo periodo d’emergenza, ma praticamente sempre: indossare la mascherina negli aeroporti e nei luoghi affollati, lavarsi spesso le mani e cercare di disinfettare la propria postazione o le zone in cui ci si siede oppure si consuma il cibo».

Francesco Pioppi